Ultimo faccia a faccia televisivo tra il presidente di destra, Jair Bolsonaro (Pl) e il leader di sinistra Luiz Inácio Lula da Silva (Pt), che si sono sfidati in un duello serrato prima del ballottaggio di domenica, che deciderà chi sarà il prossimo presidente del Brasile.

Un dibattito “teso e aggressivo dal primo minuto alla fine senza sorprese”, dove “bugia e menzognero” sono state le parole più usate, ma “senza spunti nuovi tali da determinare un ribaltamento del quadro attuale”. Queste le riflessioni degli analisti politici, secondi i quali dal confronto sono emerse poche proposte per il futuro del Paese, e un serrato scambio di botta e risposta che probabilmente hanno disorientato gli elettori. Lula è apparso preparato, con risposte secche e precise, senza perdere il controllo di fronte alle provocazioni di Bolsonaro, spesso impegnato in lunghi monologhi.

Dal salario minimo alla religione

Primo argomento di discussione è stato salario minimo. Bolsonaro ha annunciato che in caso di rielezione lo aumenterà fino a 1.400 reais. Prima di replicare, l’ex presidente di sinistra ha ringraziato i brasiliani per i voti ricevuti al primo turno, ribattendo a Bolsonaro che durante i suoi 4 anni di governo il salario minimo non è stato adattato all’inflazione, e quindi non c’è stato un aumento reale, chiedendo al presidente perché non ci sia stato un vero aumento.

L’attuale presidente ha poi attaccato il suo sfidante elencando i problemi ereditati dai governi del Pt nel 2019. Ma nella sua replica il leader di sinistra ha affermato che Bolsonaro non ha “ereditato” il governo del PT, ma piuttosto “da un golpista di nome Michel Temer, che ha contribuito a rovesciare Dilma” Rousseff.

Dalle argomentazioni si è presto passati alle offese con Bolsonaro che ha definito l’avversario un “ladro”, mentre questi ha risposto chiamandolo uno “squilibrato”. “Hai fatto del Brasile un Paese più isolato di Cuba”, ha aggiunto Lula. Bolsonaro ha risposto collegando i governi del suo avversario alle dittature dell’America Latina ed ha ricordato le opere finanziate dai governi del Pt in altri Paesi.

Il presidente ha poi giocato sui termini religiosi e rivolgendosi a Lula gli ha detto: “Dovrò esorcizzarti perché tu smetta di mentire?”. “Suggerisco che la dirigenza della Rede Globo, quando c’è una pausa, gli dia il tempo di riposarsi e di bere dell’acqua per vedere se inizia a parlare di qualcosa perché è un presidente della Repubblica”, ha ribattuto Lula.

Aborto e viagra

Anche l’aborto è stato un argomento di discussione tra i candidati a palazzo Planalto. Il leader di sinistra ha citato una vecchia intervista in cui Bolsonaro, allora deputato federale, aveva affermato di essere favorevole alla distribuzione di pillole abortive.

“Sei un abortista, Lula. Non hai rispetto per la vita umana. Sei a favore della liberalizzazione dalla droga e dell’ideologia di genere”, ha replicato il presidente suscitando la risposta dell’avversario: “io e mia moglie siamo contrari all’aborto”.

A finire al centro del dibattito, anche le 35mila scatole di Viagra acquistate per le forze armate da Bolsonaro, accusato da Lula di non aver invece comprato articoli come i pannolini geriatrici. “Spiega perché”, ha insistito Lula.