Durante la sua visita a Washington, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha tenuto un discorso davanti al Congresso in cui ha sottolineato l’importanza degli aiuti statunitensi per il suo paese nella guerra contro la Russia. Accolto calorosamente da applausi e standing ovation, il leader ha affermato che questi aiuti non sono semplice beneficenza, ma un investimento concreto nella sicurezza globale e nella democrazia. 

Il discorso

Durante il suo discorso al Congresso degli Stati Uniti, interrotto più volte dagli applausi dei presenti, il presidente ucraino ha espresso la sua determinazione a combattere per il suo paese, nonostante le sfide che l’Ucraina sta attualmente fronteggiando.

“Contro ogni probabilità, l’Ucraina non è caduta ma vive e combatte: non ci arrenderemo mai”, ha dichiarato visibilmente emozionato.

Tra i diversi temi toccati, Zelensky ha voluto soprattutto ringraziare gli americani per il loro supporto, a sua detta in grado di “velocizzare la vittoria” fornendo aiuti militari e logistici concreti per la difesa del popolo ucraino.

Tuttavia, il presidente ha affermato che, anche se l’artiglieria è stata fornita, questa non risulta essere ancora sufficiente, sottolinenando il fatto che gli aiuti a Kiev non sono una semplice forma di beneficenza, ma un investimento nella sicurezza globale e nella democrazia. 

Pertanto ha auspicato l’arrivo di altri aiuti che al momento sarebbero in fase di valutazione, soprattutto da alcune aree del partito repubblicano.

Il presidente Zelensky ha accusato la Russia di essere un “stato terrorista” del tutto responsabile della guerra in corso. Ha sostenuto che Mosca avrebbe potuto fermare l’aggressione “se avesse voluto”, ma ha anche rivolto un messaggio ai cittadini russi, affermando che saranno liberi solo “quando sconfiggeranno il Cremlino nella loro mente”.

Gli interlocutori

Nel suo discorso, Zelensky ha cercato di rivolgersi soprattutto all’ala conservatrice del Congresso, la quale sta iniziando a incontrare maggiori difficoltà nell’approvare nuove spese militari a favore di Kiev.

Durante la seduta, che si è svolta in modo simbolico e unito come non si vedeva da tempo, erano presenti rappresentanti di entrambi i partiti, il governo e alcuni rappresentanti dell’Intelligence americana. 

Significativo, nell’ottica di raggiungere, come detto in precedenza, le personalità più scettiche, è stata la consegna di una bandiera ucraina firmata dai soldati ucraini al fronte. 

La giornata

Prima del suo intervento a Capitol Hill, il presidente ucraino ha trascorso una intensa giornata a Washington D.C., cominciata con l’arrivo alla base militare Andrews e proseguita con la visita alla Casa Bianca e il bilaterale con il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.

Prima del suo discorso, Zelensky ha incontrato la Speaker della Camera, Nancy Pelosi, e il leader dei democratici al Senato, Chuck Schumer.

Nonostante alcuni rappresentanti repubblicani non fossero presenti, il Congresso ha accolto Zelensky in modo compatto e caloroso, con un lungo applauso al suo ingresso in aula e un’ovazione quando Pelosi lo ha annunciato sul podio.