Dalla costa est a quella ovest, nel giro di poche ore gli Stati Uniti hanno vissuto profondi attimi di paura. Il week end appena trascorso, infatti, è stato sconvolto da tre sparatorie avvenute in poche ore a Buffalo (New York), Laguna Woods (California) e Houston (Texas). E ancora una volta, è la spietata follia degli esaltati a riportare l’attenzione sulla circolazione delle armi nel Paese.

Buffalo, strage al supermercato

Nel pomeriggio di sabato a Buffalo un 18enne suprematista bianco, Payton S. Gendron, armato di un fucile d’assalto e di una telecamera per la diretta streaming su una popolare piattaforma video, ha fatto irruzione all’interno del Tops Friendly Market. Nell’attacco premeditato e mosso da stereotipi razzisti contro la comunità afroamericana sono morte dieci persone e ne sono state ferite tre. Gendron ha guidato per 300 km fino a raggiungere il supermercato che, come dichiarato da lui stesso, è stato prescelto proprio perché molto frequentato dagli afroamericani. Ha iniziato a colpire le persone nel parcheggio per poi entrare e prendere di mira il personale del supermercato e i clienti. La furia omicida si è placata nel momento in cui è intervenuta la polizia.
I retroscena della strage, divulgati successivamente all’arresto, sono sconcertanti. Le attenzioni si sono concentrate sul passato del ragazzo, che si sarebbe radicalizzato durante il lockdown, la sua salute mentale e un testo di 180 pagine lasciato da Gendron in cui si parla della teoria complottista della sostituzione etnica, secondo cui c’è un piano globale dei governi e delle multinazionali contro la popolazione bianca. Tra gli “idoli” menzionati nel documento, compaiono Dylan Roof, Brendon Tarrant e Luca Traini, tutti colpevoli di aver sparato contro persone di colore.

Spari in una chiesa di Laguna Woods e in un mercatino a Houston

Poche ore dopo Buffalo, anche nell’ovest del Paese, in California si è verificata un’altra sparatoria. Stavolta è stata presa di mira una chiesa presbiteriana taiwanese, nella zona di Laguna Woods. Il dipartimento di polizia locale è riuscito a fermare il presunto assalitore che ha causato la morte di una persona e il ferimento di altre quattro, trasportate in ospedale in condizioni critiche. Dalle prime ricostruzioni, i fedeli avevano appena finito di pranzare si trovavano di fronte a un banchetto quando hanno udito i primi spari. Sarebbe stato il pastore della chiesa insieme ad alcuni fedeli a disarmare l’assalitore, un uomo asiatico di 68 anni non appartenente alla comunità, che è stato poi legato a una sedia in attesa della polizia. La scia di sangue di questo weekend sconvolgente si è, poi, allungata con la segnalazione di un’altra sparatoria avvenuta all’interno di un mercatino delle pulci a Houston, Texas. L’attacco ha provocato almeno due morti mentre altre tre persone sono rimaste ferite. Secondo i media locali, il bilancio poteva essere ben peggiore, dato che il mercatino era molto affollato. Lo sceriffo della contea ha dichiarato che si sarebbe trattato di uno scontro a fuoco tra due gruppi di persone, ma non sono ancora chiare le dinamiche né se sono stati fermati eventuali sospettati.