Dagli Usa arriva una svolta storica sul tema della circolazione delle armi. Al Senato un gruppo di 10 democratici e 10 repubblicani, guidato da Chris Murphy (dem) e John Corny (rep), ha raggiunto un accordo preliminare sulle armi, il primo dopo 26 anni di stallo di fronte a continue stragi nei luoghi pubblici. L’intesa è stata resa necessaria dopo che nei giorni scorsi la Camera americana aveva dato il via libera al “Protecting Our Kids Acts” che, però, aveva trovato ostacoli al Senato.

«Oggi annunciamo una proposta bipartisan e di buon senso per proteggere i bambini americani, dare sicurezza alle scuole e ridurre la minaccia di violenza attraverso il Paese – dichiarano i senatori in un comunicato divulgato alla stampa –  Le famiglie sono impaurite ed è nostro dovere lavorare insieme per raggiungere qualche risultato e contribuire a ristabilire il senso di protezione nelle nostre comunità».

Le recenti sparatorie che hanno scosso la comunità statunitense hanno riaperto il dibattitto sul controllo delle armi da fuoco. Ora più che mai l’amministrazione statunitense non può voltarsi dall’altra parte e sorvolare sui fatti di Uvalde, di Buffalo o di Laguna Woods. E finalmente dopo le recenti dichiarazioni del presidente Biden sul secondo emendamento (“Non è assoluto”) e la mobilitazione di molte celebrità come Steve Kerr, allenatore della squadra NBA Golden State Warriors e l’attore hollywoodiano Matthew McConaughey, originario proprio di Uvalde, forse si arriverà a una svolta necessaria per arginare una questione di vitale importanza per l’ordine pubblico statunitense.

Dal controllo di soggetti pericolosi alla sicurezza nelle scuole: i quattro punti dell’accordo

L’accordo raggiunto non prevede la messa al bando dei fucili semiautomatici, come quello usato dal killer di Uvalde, o l’innalzamento della soglia d’età per acquistare un Ar-15, bensì il provvedimento ruota intorno a quattro misure. La prima, nonché la più importante, prevede il rafforzamento dei controlli su chi acquista le armi: saranno stanziati fondi per incoraggiare gli Stati americani ad adottare le leggi ‘red flag’, norme che consentano alla polizia e alle famiglie di chiedere a un tribunale dello Stato di rimuovere temporaneamente  fucili e pistole a soggetti che potrebbero essere un pericolo per sé stesso e per gli altri. Questo controllo sarà esteso anche ai ragazzi tra i 18 e 21 anni.

Il secondo punto dell’accordo sul controllo delle armi, invece, riguarda le persone condannate per violenza domestica: questi soggetti non potranno possedere alcun tipo di arma e il divieto coinvolgerà anche coniugi, partner, fidanzati o fidanzate. Nel terzo punto si entra in una sfera più delicata perché si prevede lo stanziamento di fondi per assistere e monitorare tutte le persone affette da disturbi mentali, mentre la quarta ed ultima misura dell’intesa tra i senatori si riferisce esclusivamente al rafforzamento della sicurezza nelle scuole.