È un’inversione a U quella fatta dalla Premier britannica Liz Truss. Con un colpo di mano repentino e inaspettato, ha rimosso il ministro dell’Economia, il Cancelliere dello Scacchiere Kwasi Kwarteng, sostituendolo con il parlamentare Jeremy Hunt. La decisione fa seguito allo tsunami provocato sui mercati internazionali dalla decisione della stessa Truss di imporre massicci tagli alle tasse.

Dietrofront

Evidentemente, in un Paese in cui le ingerenze della grande finanza si fanno sentire più che altrove, la decisione radicale della premier (presa ormai due settimane fa) di essere in procinto di realizzare quello che forse è il taglio più significativo alle imposte della storia del Regno Unito, ha risvegliato i più reconditi impulsi anti-socialisti della società britannica.

La notizia era già nell’aria da ieri, quando l’ormai ex ministro Kwarteng era di rientro dalla sua visita a Washington presso il meeting del Fondo Monetario Internazionale (FMI). Immediatamente dopo essere atterrato oggi all’aeroporto di Heatrow, l’ex Cancelliere dello Scacchiere si è recato velocemente a Downing Street, dove ha sede il governo, e da cui è uscito pochi minuti dopo da dimissionario.

Principale artefice della manovra finanziaria che tanto ha scosso i mercati (non si vedevano prese di posizione così radicali dai tempi di Margaret Thatcher), il politico è stato rimosso perché ritenuto il principale responsabile del terremoto che nella City si è fatto sentire in modo prepotente, anche e soprattutto perché nel disegno proposto non erano stati previsti particolari strumenti di copertura.

Infatti la Bank of England si è trovata costretta a realizzare un maxi intervento contenitivo al fine di sostenere i titoli di Stato britannici, i cui rendimenti erano schizzati ad un livello superiore, ad esempio, dell’Italia e della Grecia. L’allarme era tale che l’istituto bancario nazionale aveva avvertito sul concreto rischio di intaccare la stabilità finanziaria del Regno Unito.

Posizione a rischio

Il sacrificio politico di Kwarteng placa al momento l’instabilità dei mercati, ma la premiership della Truss è ormai fortemente compromessa. L’immagine data dall’operazione restituisce il quadro di una leadership confusionaria e allo sbando. Non è un caso infatti che fonti di governo parlino di pesanti malumori espressi dal partito conservatore.

Una delle ipotesi maggiormente accreditate è che la Truss venga rimpiazzata da Rishi Sunak (ex candidato alla presidenza e figura forte all’interno dei Torys) e Penny Mordaunt. Qualora prendesse corpo tale ipotesi, sarebbe il quarto cambio di premier a Londra in poco più di sei anni: un livello di instabilità mai visto all’interno del Paese.