L’Italia del nuoto e dell’atletica ha brillato alle ultime competizioni europee che si sono svolte rispettivamente a Roma e Monaco. Con un bottino di sessantasette medaglie complessive conquistate in vasca e undici in pista, le spedizioni italiane tornano a casa consapevoli di essere tra le realtà sportive più competitive a livello internazionale.

Il nuoto

Sembrava impossibile mantenere un livello di competitività che pareggiasse le recenti performance del nuoto italiano a livello internazionale, invece la nazionale si è dimostrata all’altezza della sfida e a Roma è stata in grado di surclassare di misura gli avversari. Gli atleti sono riusciti a posizionarsi primi nel medagliere internazionale, superando di misura anche il temibile Regno Unito, fermo a ventisette medaglie.

Il dominio azzurro è stato praticamente assoluto anche perché nel bottino finale di medaglie si contano ventiquattro ori. Le straordinarie prove individuali di campioni quali Thomas Ceccon (quattro ori e due argenti), Chiara Pellacani (due ori, un argento e due bronzi), Gregorio Paltrinieri e Giorgio Minisini (entrambi con quattro podi a testa) confermano la definizione di “nazionale più forte di tutti i tempi” che la madrina del torneo Federica Pellegrini aveva dato prima dell’inizio delle gare.

La performance riscontrata agli europei indica dunque, a poco più di un mese dalla fine dei mondiali di Budapest, che la squadra italiana di nuoto si conferma una delle più competitive a livello mondiale. Non è un caso infatti che il presidente della Federazione Italiana Nuoto Paolo Barelli ha dichiarato che “I nostri atleti sono un modello internazionale”. 

L’atletica

Anche agli europei di atletica la nostra nazionale si è confermata come una delle squadre da battere in futuro. Con un bottino di tre ori, due argenti e sei bronzi gli azzurri si sono piazzati settimi nel medagliere internazionale, il quale è stato dominato in larga misura dalla Gran Bretagna.

Nei cinquanta eventi ospitati a Monaco spiccano soprattutto le gare disputate dagli ori olimpici Marcel Jacobs sui cento metri piani e di Gianmarco Tamberi nel salto in alto, ma è il primo posto di Yemen Crippa nella dieci chilometri a rappresentare la vera sorpresa per l’atletica leggera italiana.

L’oro, simbolicamente arrivato nella giornata conclusiva della manifestazione, è stato particolarmente significativo nella misura in cui ha impreziosito il medagliere con una performance straordinaria. A tal proposito Crippa ha dichiarato: “È veramente la decima medaglia dell’Italia? Così tante ne abbiamo prese? Scherzi a parte, sono contento: volevo finire bene l’Europeo, e finalmente posso dire di avere preso un oro di valore assoluto”.