Si insedia oggi il nuovo parlamento con deputati e senatori chiamati ad eleggere i loro presidenti. Fratelli d’Italia ha fatto sapere che “su Ignazio La Russa c’è una maggioranza”. Dovrebbe essere lui, quindi, il nuovo presidente del Senato mentre il leghista Riccardo Molinari potrebbe andare alla Camera. I giochi, nonostante gli accordi, non sono ancora chiusi. Il Pd ha annunciato che voterà scheda bianca.

Le votazioni hanno avuto inizio – nella loro prima seduta – alle 10 alla Camera ed alle 10.30 al Senato. Storicamente la ‘fumata bianca’ arriva prima al Senato e poi alla Camera, spesso il giorno dopo. La votazione è segreta e per schede, e verranno usati i classici “catafalchi” per garantirne la riservatezza. Lo spoglio è pubblico ed avviene in Aula.

Rosato e Segre presiedono la prima seduta

A Montecitorio la prima seduta è presieduta da Ettore Rosato di Italia Viva, vice presidente anziano nella scorsa legislatura. Verrà coadiuvato da quattro deputati segretari provvisori, cui competerà tenere il conto dello spoglio.

La seduta del Senato invece sarà presieduta da Liliana Segre, senatrice a vita e più anziana partecipante alla seduta. Segre terrà il discorso inaugurale della legislatura.

Per eleggere il presidente del Senato oggi servirà il voto della maggioranza dei senatori eletti mentre alla Camera serviranno due terzi dei voti: l’elezione dovrà quindi aspettare la riduzione del quorum domani o dopodomani.

L’elezione dei presidenti delle Camere rappresenta il primo passo della nuova legislatura che si apre oggi a Montecitorio e a Palazzo Madama ed è propedeutica per i passaggi successivi della formazione del nuovo governo. A partire dall’avvio delle consultazioni del presidente della Repubblica.

Il Parlamento tra new entry e volti noti

Nota interessante è che il nuovo Parlamento si insedia con il 41 per cento di esordienti. Il dato è trainato da Fratelli d’Italia, che da solo ha portato nelle Aule 112 debuttati assoluti. In linea con la media ci sono Movimento 5 stelle e Partito democratico, intorno al 40 per cento di eletti che non avevano esperienze né alla Camera né al Senato. Male invece Lega e Forza Italia.

Sono debuttanti in parlamento nomi eccellenti come Giuseppe Conte e Carlo Calenda. Tra le new entry in molti possono ritagliarsi uno spazio importante. Dal leader della giovanile di Fratelli d’Italia, Fabio Roscani, all’esperta di digitalizzazione, Valentina Grippo, portavoce di Azione. Fino al leghista Federico Freni.