Il Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin è intervenuto all’Eastern Economic Forum, a Vladivistok. Il leader ha pronunciato un discorso durissimo, attaccando le strategie e la visione politica dell’Europa e degli Stati Uniti, rivendicando al tempo stesso la legittimità delle proprie scelte.

Il discorso

Le parole pronunciate da Putin sono imperniate di risentimento in chiave anti Occidentale. Le sanzioni, che a sua detta non hanno prodotto gli effetti sperati, vengono vissute dal leader come un vero e proprio attacco da parte di Europa e Stati Uniti, accusati di mantenere la propria storica visione imperialista e aggressiva.

“La pandemia è stata rimpiazzata da nuove sfide globali che pongono una sfida al mondo intero. Mi riferisco alla frenesia delle sanzioni occidentali, agli aggressivi tentativo dell’Occidente di imporre un modello di comportamento ad altri Paesi, privandoli di sovranità e soggiogandoli al suo volere”, queste le sue parole d’apertura.

In prosecuzione del proprio intervento, il Presidente russo si è concentrato sull’attuale scenario economico conseguente all’aggravarsi dello scenario bellico in Ucraina. In particolare, ha fatto riferimento alla crisi alimentare che, secondo la sua visione, è vissuta in modo particolarmente significativo dalle popolazioni meno abbienti rispetto a quelle europee, africani in testa.

“L’acquisto di cibo da parte dell’Occidente sta provocando un aumento dei prezzi che potrebbe diventare una vera e propria tragedia per la maggior parte dei Paesi più poveri, che devono affrontare la carenza di cibo, di energia e di altri beni vitali. Quasi tutto il grano esportato dall’Ucraina è andato nei paesi dell’Ue e non ai Paesi più poveri, che hanno preso solo due navi. Gli europei continuano ad agire come colonizzatori”, ha dichiarato, aggiungendo che incontrerà il leader turco Erdogan per ridiscutere gli accordi presi circa un mese fa.

In conclusione, Putin ha fatto notare come in realtà il regime sanzionatorio e il conflitto bellico in sé non abbiano scalfito più di tanto l’assetto socio-economico della Russia, che invece si trova in una condizione piuttosto favorevole. “La valuta e il mercato finanziario si sono stabilizzati, l’inflazione è in calo e il tasso di disoccupazione è ai minimi storici. Le stime e le previsioni sulle  dinamiche economiche, anche da parte degli imprenditori, sono molto più ottimistiche rispetto all’inizio della primavera”, ha affermato chiudendo il proprio intervento.