Via libera della Commissione europea all’esborso della seconda tranche dei finanziamenti del Pnrr destinati all’Italia, per un totale di 21 miliardi di euro. Ad annunciarlo la portavoce dell’esecutivo Ue per l’Economia, Veerle Nuyts, durante il briefing con la stampa a Bruxelles. Ora la palla passa al comitato economico e finanziario del Consiglio, che ha 4 settimane per esprimersi confermando la valutazione preliminare positiva.

Obiettivi raggiunti

Roma “ha raggiunto tutti i 45 obiettivi” previsti e “la messa in opera degli investimenti sta entrando nella sua fase di pieno svolgimento”, ha spiegato l’esecutivo europeo, che valuta attentamente la capacità del governo e delle Amministrazioni centrali e locali di rispettare gli impegni presi sia in termini quantitativi (obiettivi) sia qualitativi (traguardi), evidenziando i passi significativi compiuti nell’attuazione del Pnrr.

Gentiloni: Pnrr opportunità unica

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza “per l’Italia rappresenta un’opportunità unica per costruire un’economia più competitiva e sostenibile e una società più equa. Spetterà al prossimo governo italiano fare ogni sforzo per cogliere questa opportunità – ha detto il commissario Ue per l’Economia Paolo Gentiloni – È fondamentale onorare gli impegni rimanenti del Pnrr per realizzare il cambiamento strutturale necessario per indirizzare l’economia italiana su un percorso di crescita forte e duratura”.

La richiesta di nuovi fondi è stata avanzata dall’Italia a fine giugno dopo aver realizzato importanti riforme come quella che introduce la nuova sanità territoriale, il completamento della riforma della pubblica amministrazione, le norme in materia di appalti pubblici e le riforme per il sistema dell’istruzione.

Gli investimenti

Tra gli investimenti, sono stati assegnati i fondi per le riqualificazioni e valorizzazione dei territori, per il rilancio dei borghi e del patrimonio culturale tra cui parchi e giardini storici, per il miglioramento dell’efficienza energetica di cinema, teatri e musei.

Altre risorse hanno supportato nuovi progetti di connessione digitale e nel campo della ricerca, per la strategia nazionale dell’economia circolare e per il programma nazionale per la gestione dei rifiuti, oltre a segnare passi avanti per la creazione di una filiera di produzione dell’idrogeno.
Dopo l’ufficializzazione della valutazione positiva preliminare da parte della Commissione europea, per l’esborso della seconda rata serviranno circa due mesi.

Nuovi traguardi

Intanto, il governo è al lavoro sui 55 traguardi e obiettivi da conseguire entro fine anno e che daranno diritto a richiedere a Bruxelles la terza rata di finanziamenti, pari a ulteriori 19 miliardi di euro. L’azione del governo punta a realizzare in anticipo numerosi obiettivi, già a settembre e poi in ottobre, rispetto alla scadenza del 31 dicembre 2022. Si tratta di circa il 50% degli interventi, sui quali la Commissione europea eserciterà la sua valutazione.