Essere costruttori di pace. È quanto chiede Papa Francesco durante l’angelus pronunciato in occasione della solennità di tutti i Santi. La pace di Gesù, spiega Bergoglio, è “molto diversa da quella che immaginiamo. Tutti desideriamo la pace, ma spesso quello che vogliamo è stare in pace, essere lasciati in pace, non avere problemi ma tranquillità. Gesù, invece, non chiama beati quelli che stanno in pace, ma quelli che fanno la pace, i costruttori, gli operatori di pace. Infatti, la pace va costruita e come ogni costruzione richiede impegno, collaborazione, pazienza”.

La pace non piove dall’alto, né si conquista con la forza e la prepotenza. Lo dichiara con forza Francesco, anche di fronte ai recenti fatti che hanno ulteriormente scosso la guerra tra Russia e Ucraina. A questa ricerca infruttuosa, il Papa contrappone la vita dei santi che “ci dicono che il seme della pace, per crescere e dare frutto, deve prima morire. La pace non si raggiunge conquistando o sconfiggendo qualcuno, non è mai violenta, non è mai armata. Come si fa allora a diventare operatori di pace? Prima di tutto occorre disarmare il cuore. Sì, perché siamo tutti equipaggiati con pensieri aggressivi e parole taglienti, e pensiamo di difenderci con i fili spinati della lamentela e con i muri di cemento dell’indifferenza. Il seme della pace chiede di smilitarizzare il campo del cuore”.

Operatori di pace

Come raggiungere questo traguardo? Aprendoci a Gesù, risponde il Pontefice, “perché essere operatori di pace, essere santi, non è capacità nostra, è dono suo, è grazia. Fratelli e sorelle, guardiamoci dentro e chiediamoci: siamo costruttori di pace? Lì dove viviamo, studiamo e lavoriamo, portiamo tensione, parole che feriscono, chiacchiere che avvelenano, polemiche? Oppure apriamo la via della pace: perdoniamo chi ci ha offeso, ci prendiamo cura di chi si trova ai margini, risaniamo qualche ingiustizia aiutando chi ha di meno? Questo è costruire la pace”.

Gli operatori di pace “nel mondo sembrano fuori posto, perché non cedono alla logica del potere e del prevalere, in Cielo saranno i più vicini a Dio, i più simili a Lui. Ma, in realtà, anche qui chi prevarica resta a mani vuote, mentre chi ama tutti e non ferisce nessuno vince”.

Viaggio in Bahrein

Domani il Papa sarà impegnato nelle celebrazioni per la festa dei defunti, poi si recherà in Bahrein dal 3 al 6 novembre. Durante l’angelus non ha dimenticato di salutare e ringraziare il re e tutta la popolazione. Per Francesco sarà “un viaggio all’insegna del dialogo” nella necessità che Oriente e Occidente sostengano la pace.

Marcel Jacobs alla Corsa dei Santi

Questa mattina, con partenza da Piazza San Pietro, si è tenuta la “Corsa dei Santi”, l’evento sportivo promosso da Missioni Don Bosco e arrivato alla 14ma edizione. Testimonial d’eccezione delle manifestazione è stato Marcel Jacobs, insieme all’atleta paralimpica Sara Vargetto. Alla gara, che si snodava tra le vie principali e i vicoli della capitale, hanno partecipato circa 2.400 runners provenienti da 36 Paesi.