Ieri notte, la Guardia Costiera ha salvato un barcone che navigava senza controllo nelle acque di Lampedusa, trasportando più di centocinquanta migranti di origine siriana, pakistana, etiope, bangladese ed egiziana. I migranti hanno riferito di essere partiti da Zwara, in Libia, nelle prime ore della notte del venerdì precedente.

Nuovi sbarchi

La Guardia Costiera, dopo aver effettuato le operazioni di primo soccorso nei confronti dell’imbarcazione, ha effettuato gli sbarchi di migranti nel centro di raccolta e rifugio di Contrada Imbriacola, dove sono ospitate al momento circa duecentocinquanta richiedenti asilo. 

I militari si sono così ritrovati a gestire una situazione di rischio elevato a poche dall’ultima operazione, la quale aveva visto il salvataggio di un’altra imbarcazione con a bordo più di quaranta migranti, rovesciata e affondata a una decina di miglia dalla costa.

Il rovesciamento dell’imbarcazione ha causato la morte di una bambina di due anni che era già stata trasportata in condizioni gravi al poliambulatorio dell’isola. Il responsabile del Presidio territoriale di emergenza dell’isola di Lampedusa effettuerà nella giornata di domani l’autopsia sul corpo della piccola.

La Procura ha avviato un’inchiesta sull’immigrazione clandestina e sulla morte della bambina, mentre gli organi di polizia stanno avviando le prime fasi delle indagini sui migranti presenti sul barcone per ricostruire gli eventi e identificare eventuali scafisti. 

“È una strage senza fine. Sono notizie che non soltanto rovinano le giornate, ma che devastano. Perché si tratta di bambini. Non che non faccia impressione quando perdono la vita gli adulti, ma quando si tratta di bambini è veramente devastante. È straziante, da quando sono diventato sindaco non faccio altro che accogliere morti. E sono stati tantissimi, una decina almeno, i bambini”, ha dichiarato il sindaco di Lampedusa Filippo Mannino subito dopo aver appreso la notizia.