Milano aderisce all’iniziativa europea di limitare, in orari specifici, l’illuminazione pubblica. Da domani, per le strade del capoluogo lombardo, ci sarà un’ora complessiva di luce in meno.

Milano contro il caro energia

Vie e piazze, in particolare, avranno dieci minuti in meno di illuminazione alla sera e cinquanta in meno di mattina. Per il momento, grazie al clima temperato fuori stagione a cui stiamo assistendo, il sindaco della città Beppe Sala ha deciso di rimandare a giovedì prossimo l’abbassamento della temperatura di due gradi sulla metropolitana e gli autobus elettrici, oltre che sui caratteristici tram.

Sull’argomento, il sindaco ha dichiarato: “Con la Camera di Commercio stiamo lavorando per definire iniziative analoghe con lo spegnimento di insegne e vetrine di notte e una maggiore attenzione alla chiusura e apertura delle porte dei negozi. Come sempre è bene che ognuno faccia la sua parte”. 

Partirà invece progressivamente da venerdì la chiusura di alcune sedi comunali, quando i dipendenti lavoreranno in smart working sempre in un’ottica di risparmio contro il caro bollette.

Per l’intera durata della stagione termica, le sedi di via Durando, via Borgognone, via Pellico e via Sile, in cui lavorano più di duemila dipendenti, man mano chiuderanno alla fine della settimana lavorativa in modo tale da prolungare il benefico effetto dello spegnimento degli impianti nel corso del weekend.

Iniziative simili in Italia

In Italia il piano, per ora, è lasciato nelle mani delle amministrazioni locali. Torino, Trento, Bologna e Firenze hanno già introdotto misure di contingentamento dei consumi, e a livello centrale è prevista una campagna pubblicitaria sulle reti Rai, sulle radio e sul web.

Tra le città che hanno approvato un piano di ridimensionamento dei consumi fa scuola Belluno. La città veneta azzererà la luce su vie e piazze fino a metà settembre dalle 2,30 alle 5 del mattino. E si pensa anche alla possibilità di spegnere le gallerie stradali.