Oggi il Brasile è chiamato alle urne per un turno elettorale che riscriverà gli equilibri politici e amministrativi del Paese con Lula che tenterà di insidiare il presidente uscente Bolsonaro.

I seggi si sono aperti questa mattina alle 8:00 (ora di Brasilia) e circa 156 milioni di elettori distribuiti in 5.570 città del Paese e in 181 località all’estero sono chiamati alle urne per il rinnovo di 27 degli 81 senatori, di tutti e 513 membri della Camera dei deputati e di tutti i 27 governatori degli stati del paese, ma soprattutto per scegliere il nuovo Presidente della Repubblica Federale.

I sondaggi incoronano Lula

Lo scontro più interessante e sicuramente più atteso è quello per il rinnovo della Presidenza. I brasiliani decideranno se continuare a dare fiducia a Jair Bolsonaro o iniziare l’ennesimo percorso con Lula, già presidente dal 2003 al 2007. Il voto elettronico si basa sul sistema maggioritario: il candidato per essere eletto, dovrà conquistare più del 50% del totale dei voti. Se così non sarà si andrà al ballottaggio dei due candidati più votati, previsto per il 30 ottobre.

L’obiettivo per il leader della sinistra brasiliana, Luiz Inácio Lula da Silva (Pt) è quello di vincere le elezioni al primo turno. I sondaggi sono tutti a suo favore: secondo Datafolha, Lula potrebbe già avere più del 50% dei voti a favore al primo turno, surclassando così il rivale di estrema destra Jair Bolsonaro che è dato al 36%. Nonostante ci siano altri sette sfidanti nella sfida presidenziale, nessuno di loro dovrebbe raggiungere il 10% dei voti. Le loro percentuali, però, diventerebbero rilevanti in caso di ballottaggio tra Bolsonaro e Lula. 

Voto ad alta tensione

La campagna elettorale conclusasi nei giorni precedenti è stata decisamente ad alta tensione. Il ritorno di Lula, tornato ed essere eleggibile dopo l’annullamento della condanna per corruzione del 2017, ha compromesso fin da subito la leadership di Jair Bolsonaro che negli anni ha perso consensi anche per colpa della disastrosa gestione della pandemia. Gran parte della campagna elettorale di Bolsonaro è stata impostata sulla denuncia di possibili frodi da parte del tribunale che dovrebbe sorvegliare sul risultato e sulla demonizzazione dell’avversario principale. 

Dato che gli animi si sono scaldati più volte (basti pensare che in molti comizi i due candidati si sono presentati indossando giubbotti antiproiettile), la Corte suprema (Stf) ha vietato il porto di armi, e 500mila unità delle forze dell’ordine sono attualmente al lavoro per garantire la sicurezza in tutto il Paese. La tornata elettorale, inoltre, si caratterizza per alcune novità: per la prima volta tutti i seggi saranno aperti dalle 8 alle 17 locali, seguendo l’orario di Brasilia, con lo spoglio che verrà avviato dalle 17. Contemporaneamente le forze armate condurranno un conteggio parallelo a campione e in tempo reale su 385 urne, iniziativa introdotta da Bolsonaro che ha più volte messo in discussione l’affidabilità del voto elettronico segnalando il rischio di brogli e attacchi hacker.