Primo grande confronto vis a vis per i leader dei partiti che, in attesa delle elezioni del 25 settembre, si sfidano a colpi di programmi e proposte. L’occasione che ha messo insieme Luigi Di Maio, Enrico Letta, Maurizio Lupi, Giorgia Meloni, Ettore Rosato, Matteo Salvini e Antonio Tajani è stata il Meeting di Rimini, a cui i leader hanno partecipato in mattinata. Tema dell’incontro, “Nella diversità, per il bene comune”.

La più applaudita è stata Giorgia Meloni che, al suo ingresso sul palco, ha ricevuto un’autentica ovazione. Per la presidente di Fratelli d’Italia si tratta della prima partecipazione all’evento di Comunione e Liberazione. Solo applausi di circostanza per Luigi Di Maio, i cui continui cambi di rotta hanno destabilizzato gli elettori. Accolti con calore, invece, Matteo Salvini, Enrico Letta e Antonio Tajani.

Tetto al prezzo del gas

Si è parlato dei temi di attualità, dalla guerra in Ucraina alla crisi energetica, dalle tasse alle pensioni. Parlando della crisi energetica, Letta ha ribadito che “è fondamentale fare un piano di risparmio energetico perché noi andiamo verso un inverno che sarà, se le cose continuano così, complicato”. Il segretario del PD ha chiesto all’Italia di “intervenire con un tetto sul costo dell’energia legato a un periodo di prezzi amministrati”. Pronta la risposta di Meloni, che si è detta d’accordo sul tetto al prezzo del gas, ma soltanto se la misura sarà europea.

Reddito di cittadinanza

La leader di FdI ha parlato anche di reddito di cittadinanza, sottolineando come sia “sbagliato mettere sullo stesso piano chi può lavorare e chi non può farlo, per varie ragioni”. Sul tema ha risposto Di Maio: “Gran parte del sistema dei centri dell’impiego ha fallito. Io sono d’accordo sulla norma che dice ‘meglio permettere alle aziende di fare proposte’. Non sono d’accordo – ha aggiunto – ad abolire il Rdc per i disabili o inabili al lavoro”.

“Uscire dalla cultura dell’assistenzialismo di stato, introdotto dal Reddito di Cittadinanza, è un nostro dovere”, ha dichiarato il presidente di Italia Viva, Ettore Rosato. La nostra proposta è per chi lavora, sotto i 25 anni, è che non paghi tassi perché quella generazione non ha sufficienti entrate. Dobbiamo partire da questo e dal contrasto al lavoro nero”.

Lavoro e tasse

Parlando sempre di lavoro, Letta è tornato sulla questione salario minimo, giudicato “fondamentale”. Ma, ha aggiunto il segretario del Pd, “va gestito nelle relazioni tra parti sociali. Ma la cosa più importante è stabilire che tutto quello che possiamo mettere in riduzione tasse va messo nel settore del lavoro”.

Antonio Tajani ha illustrato le priorità di Forza Italia nel prossimo Governo: “Meno tasse e più lavoro e soldi nelle buste paghe”. “Per noi – ha ribadito a Rimini – la persona è centrale e per restituire la libertà bisogna ridurre il fardello fiscale per ridare potere di acquisto alle famiglie italiane in un momento di crescita dell’inflazione. E meno tasse per consentire alle imprese di affrontare meglio la situazione”.

Pensioni

Il taglio delle tasse è il cavallo di battaglia di Matteo Salvini. Il leader della Lega si è espresso nuovamente sulla flat tax, illustrandone i vantaggi fiscali, e ha parlato di pensioni, altro nodo spinoso per il Carroccio. “Lavoriamo al dettaglio costi-benefici di Quota 41. Vedrò i leader dei sindacati sulla riforma delle pensioni per l’azzeramento della legge Fornero”.

Salvini si è pronunciato anche sulle sanzioni alla Russia, mettendo in guardia dal rischio che possano soltanto alimentare la guerra. “Chiedo di valutare l’utilità dello strumento – ha affermato – se funziona andiamo avanti ma se funziona al contrario rischiamo di andare avanti dieci anni: uno strumento che doveva dissuadere Putin nell’attacco finisce con il favorirne l’economia”.

Domani tocca a Draghi

Le carte in vista delle prossime elezioni cominciano a scoprirsi. Le posizioni dei partiti sono nette su alcuni temi, più sfumate su altre. Agli elettori l’arduo compito di destreggiarsi tra promesse e dichiarazioni e scegliere a chi affidare il futuro prossimo dell’Italia. Intanto, domani al Meeting di Rimini sarà la volta del presidente del Consiglio dimissionario, Mario Draghi.