Rivoluzione nel mondo dei fast food, e in generale dei luoghi di ristoro, in Francia, all’insegna di uno stile più ecosostenibile. A partire dal primo gennaio, infatti, entrerà in vigore una legge che impone l’impiego di stoviglie riutilizzabili al posto delle classiche confezioni usa e getta.

La svolta green dei fast food e dei punti ristoro

Starbucks, McDonald’s, Burger King sono alcune delle catene fast food che diranno addio tra qualche giorno alle loro “iconiche” confezioni monouso. I franchising si sono preparati da mesi a questa rivoluzione green. In questo modo il governo francese ha intenzione di dare una stretta all’uso sconsiderato di stoviglie di plastica e carta monouso. La legge, derivante da una direttiva europea che prima o poi tutti i Paesi UE dovranno inserire nella propria legislatura, riguarda non solo i fast-food più famosi, ma tutti i punti ristori con più di 20 posti a sedere.

Le nuove regole varranno anche per le mense e le caffetterie, ma interesseranno principalmente i fast-food che servono quasi sempre il cibo in scatole, bicchieri e altri contenitori monouso. Per motivi pratici e igienici, i contenitori non riutilizzabili saranno ammessi solo in caso di asporto e consegne a domicilio, mentre saranno vietati per le consumazioni in loco all’interno del ristorante dove sarà consentito l’uso di piatti, bicchieri e posate lavabili. 

Questo provvedimento diminuirà drasticamente la produzione di rifiuti. In Francia infatti i punti di ristoro stile fast food sono circa 30mila e distribuiscono complessivamente 6 miliardi di pasti all’anno. Di conseguenza, la produzione di rifiuti è eccessiva ed è stimata intorno alle 180mila tonnellate di rifiuti, motivo per cui la Francia ha deciso di compiere un passo importante per diminuire drasticamente il consumo di oggetti monouso. 

Addio anche allo scontrino cartaceo

Sul piano dei comportamenti sostenibili la Francia è decisamente avanti con i tempi e non sta perdendo tempo. Oltre alle confezioni usa e getta nei fast food e punti ristoro in generale, i francesi dal 2023 diranno addio anche allo scontrino cartaceo. Infatti, ai sensi dell’articolo 541-15-10 del Codice Ambientale, le ricevute cartacee non saranno più erogate al cliente finale in tutti gli spazi di vendita e nei locali aperti al pubblico, oltre agli sportelli bancari, al fine di contrastare la produzione e il conseguente spreco di tonnellate di carta – materia prima essenziale per gli scontrini – che  contribuiscono alla deforestazione e finiscono come rifiuti a inquinare la natura.

Oltre al danno ambientale, c’è anche un fattore di salute per i consumatori. Secondo uno studio pubblicato qualche anno fa, il 90% degli scontrini fiscali in circolazione conterrebbe bisfenolo-A (BPA), un noto interferente endocrino che altera l’equilibrio ormonale nelle persone esposte causando malattie come malformazioni genitourinarie, infertilità, obesità e cancro negli organi ormono-dipendenti, come il seno.