Cala la fiducia dei consumatori e delle imprese, a pesare la condizione di incertezza economica percepita dal paese. Lo evidenzia l’ultimo rapporto Istat.

Fiducia in calo

I dati riscontrati dall’istituto di analisi erano largamente previsti. Il pesante clima percepito dalla popolazione italiana sul futuro dell’economia è dovuto a diversi fattori concomitanti. Il persistere dello scenario pandemico, unito all’incertezza sui possibili sviluppi del conflitto russo-ucraino e il mutato scenario politico, proietta famiglie e imprese in scenari assai problematici.

Nessun territorio di spesa sembra aver retto al peso della condizione di precarietà percepita. Il potere d’acquisto delle famiglie e imprese italiane riferito a beni e servizi anche primari risulta essere appena sufficiente. Le strategie adottate per far fronte all’emergenza, comprensibilmente, sono le più varie e, in linea del tutto generale, evidenziano una tendenza massiccia verso un’atteggiamento orientato al risparmio e, ove possibile, addirittura alla rinuncia.

Il parere delle associazioni

Sia la Federconsumatori che il Codacons hanno commentato immediatamente i risultati esposti dal rapporto Istat. Interessante notare come entrambi abbiano posto l’accento sulla medesima proposta di soluzione al problema, ovvero sia, a seconda dei singoli casi, la riduzione o addirittura l’abbattimento dell’IVA su beni specifici.

“Si tratta di un’operazione doverosa e necessaria, se si intende sostenere le famiglie e scongiurare il rischio di una spirale negativa fatta di contrazione dei consumi, riduzione delle produzioni e delle attività, con effetti deleteri sul fronte occupazionale” ha affermato il presidente di Fderconsumatori Michele Carrus.

Il presidente del Codacons Carlo Rienzi ha dichiarato che “Il vero pericolo ora è rappresentato dai consumi, perché in un contesto di scarsa fiducia e di prezzi e tariffe in costante crescita le famiglie saranno portate inevitabilmente a ridurre la spesa e rimandare gli acquisti, con enormi danni per l’economia nazionale. Per tale motivo chiediamo a gran voce di inserire nel Dl Aiuti l’abbattimento dell’Iva per i beni primari, in modo da determinare una riduzione immediata dei prezzi al dettaglio e tutelare le tasche delle famiglie in questo momento di emergenza”.