L’inchiesta sulla questione Qatar giunge a un nuovo capitolo: il governo greco ha fatto sapere di aver congelato i beni di Eva Kaili, l’ex vicepresidente del Parlamento Europeo accusata, con altri, di aver intascato tangenti dal Qatar. La vicenda, che ha scosso negli ultimi giorni l’intera impalcatura dell’Ue, ha suscitato preoccupazione e sgomento presso gli organi di vertice dell’istituzione sovranazionale. 

I sequestri

Le autorità hanno sequestrato all’ex vicepresidente del Parlamento Europeo una notevole quantità di denaro, che, nonostante non sia stato ancora conteggiato, si attesterebbe intorno alla cifra di 700mila euro.

Secondo il quotidiano belga L’Echo, gran parte della somma sarebbe in banconote da 20 e 50 euro di cui circa 600mila  erano nella valigia del padre della vicepresidente dell’Eurocamera, mentre i restanti 100mila sembra siano stati trovato nella sua abitazione.

Nel frattempo, lo stesso quotidiano fa sapere che le autorità elleniche per l’antiriciclaggio hanno congelato oggi i beni dell’eurodeputata e cioè, a quanto riferito dalla stessa istituzione, “conti bancari, casseforti, aziende e qualsiasi altro bene finanziario”. L’azione non ha colpito esclusivamente la Kaili, ma anche i suoi familiari, ritenuti corresponsabili degli illeciti.

Le dichiarazioni

Sulla vicenda si è pronunciata la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen affermando che: “Stiamo controllando ogni dettaglio sul registro della trasparenza, abbiamo regole molto chiare per tutti i commissari, stiamo controllando alla luce di quello che è successo al Parlamento europeo. Finché non ci saranno nuove informazioni siamo allo status quo, ma se dovesse emergere qualcosa di nuovo dovremo reagire”.

Preoccupazione è stata espressa anche dall’Alto Rappresentante della Politica Estera dell’Unione Europea Josep Borrell, che ha dichiarato: “Le notizie sono molto preoccupanti, sono accuse molto gravi, ma c’è un’indagine in corso e mi attengo a quanto dichiarato dai magistrati”. 

Sdegno invece è stato espresso dal ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock, che ha affermato: “È un caso veramente incredibile, che ora va chiarito senza se e senza ma, con tutta la severità della legge. Perché riguarda anche e specialmente la credibilità dell’Europa e dovranno esserci conseguenze in diverse aree, ma ora si tratta di chiarire completamente. Non abbiamo visto nulla del genere da molto tempo”.