La strategia dell’ultima offensiva russa, che si dipana nell’arco temporale di almeno due settimane, è ormai chiara: distruggere o compromettere in modo significativo tutte le strutture atte allo smistamento energetico sul suolo ucraino. È la nuova fase del conflitto, e metterà a dura prova il popolo ucraino, a maggior ragione con la stagione invernale in procinto di arrivare.

Rischio carestia energetica

Dal punto di vista della strategia militare, quella portata avanti dai russi è una tattica bellica antica come la guerra stessa. Ne abbiamo infatti testimonianza già dai tempi dei romani, e consisteva essenzialmente nell’accerchiare l’area di interesse per privarla delle sue risorse fondamentali. Acqua, cibo, e, in questo caso, energia, tutto è funzionale al fine di stremare la popolazione.

Sul territorio ucraino, gli obiettivi strategici dell’esercito del Cremlino sono tutte quelle infrastrutture in grado di apportare servizi energetici o logistici alla popolazione (centrali elettriche, gasdotti, linee telefoniche etc.).

Per non correre il rischio di una totale compromissione di tutti i servizi, l’operatore Ukrenergo ha annunciato l’imposizione di una strategia di confinamento dell’emergenza che preveda l’attuazione di blackout programmati a rotazione su tutto il suolo ancora non occupato della nazione. Secondo quanto previsto dal piano, i “blackout programmati” dureranno dalle quattro alle sei ore consecutive, calcolate a partire da un calendario stabilito dai distributori diversi operatori energetici. 

Sull’urgenza di alzare le difese contro i droni e sull’emergenza energetica è intervenuto lo stesso Zelensky, che ha spiegato di aver analizzato in grande dettaglio con i vertici militari la situazione al fronte: “Sappiamo che cosa sta preparando il nemico. Risponderemo e proseguiremo a liberare la nostra terra. Separatamente abbiamo considerato le contromisure contro il terrore di missili e droni. La percentuale di droni abbattuti sta crescendo, ma ci resta lavoro da fare. Dobbiamo assicurare la protezione totale dei cieli ucraini, faremo il possibile e l’impossibile a questo riguardo. Nelle prossime settimane ci aspettiamo buone notizie nell’ambito della difesa aerea e antimissile”.