(Adnkronos) – L'innovazione è al centro dell'agroecologia – l'applicazione dei principi ecologici alla gestione di agrosistemi – dei vigneti. Per Bernard Angelras, presidente dell'Istituto francese della vigna e del vino (IFV), rieletto il 1° marzo 2023, le cose sono chiare: “di fronte ai problemi legati al cambiamento climatico, dobbiamo osservare, ricercare, innovare e anche sostenere i viticoltori”, spiega. Sono tre le cose fondamentali per rispondere alle conseguenze del riscaldamento globale:  Per l'enologo del Gard, presidente anche del sindacato della denominazione Costières de Nîmes, l'innovazione è la parola chiave per avviare e sviluppare la transizione agro-ecologica nei vigneti francesi. L'innovazione impiantistica permetterebbe di rispondere non solo ai problemi delle gelate, dei periodi di siccità sempre più lunghi, della riduzione e del miglior utilizzo dei fitofarmaci, ma anche a quello delle vinificazioni difficili a causa della differenza di maturità tra mosto e bucce. Per Bernard Angelras, presidente del gruppo di lavoro scientifico, tecnico e innovazione del comitato nazionale delle DOC del vino (CNAOV), bisogna "innovare per restare". Le evoluzioni varietali dovranno infatti continuare a rispettare la tipicità dei vini per consentire alle denominazioni di adattarsi, ma non impediranno di reinventare i vini di domani. Tuttavia, l'innovazione non può risolvere da sola il problema del riscaldamento globale. Fondamentale il supporto delle istituzioni che devono sostenere i viticoltori, soprattutto quelli più giovani. È necessario inoltre, prendere in considerazione l'evoluzione sia nell’ambito dei cambiamenti climatici, che sociali e professionali per poter abbracciare la pratica dell'agroecologia nei vigneti.Adnkronos – Vendemmie —winewebinfo@adnkronos.com (Web Info)