Questa mattina è stato arrestato il capogruppo di Forza Italia nel consiglio regionale della Basilicata, Francesco Piro, nell’ambito di una massiccia operazione condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza. L’indagine riguarda la costruzione del nuovo ospedale di Lagonegro e coinvolge anche l’attuale assessore regionale all’Agricoltura, Francesco Cupparo, di Forza Italia – a cui è stato disposto il divieto di dimora a Potenza – e a Rocco Leone, consigliere regionale ed ex assessore alla Sanità, di Fratelli d’Italia.

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I delitti contestati ai cinque indagati nella vicenda vanno dall’induzione indebita, alla corruzione, dalla tentata concussione ad altri reati contro la PA. Le indagini, sviluppate lungo un arco di circa due anni, sono state dirette dalla procura e svolte dall’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato. Il quadro indiziario è stato ricostruito grazie a intercettazioni, dichiarazioni in procura, acquisizioni di documentazione. All’esito delle investigazioni la Procura, nell’ambito del procedimento che vede numerosi indagati fra privati ed altri pubblici ufficiali (appartenenti sia all’Amministrazione regionale della Basilicata che all’amministrazione comunale di Lagonegro) ha formulato richieste cautelari nei confronti dei cinque indagati in relazioni ai quali, con valutazione condivisa dall’organo giudicante, si riteneva sussistessero, oltre che gravi indizi di colpevolezza, anche le necessarie esigenze cautelari.

Su disposizione della Procura del Tribunale di Potenza, i Carabinieri del Comando provinciale del capoluogo lucano e la Polizia di Stato hanno dato esecuzione a due misure di custodia cautelare emesse dal gip di Potenza nei confronti del consigliere regionale e capogruppo di Forza Italia nel Consiglio regionale della Basilicata, Francesco Piro, e nei confronti del sindaco di Lagonegro, Maria Di Lascio.

Due ulteriori misure cautelari coercitive di obbligo di dimora sono state emesse nei confronti dell’attuale assessore regionale all’Agricoltura, Francesco Cupparo (FI), e l’ex assessore lucano alla sanità, Rocco Leone (attualmente consigliere regionale di Fratelli d’Italia). Divieto di dimora nel capoluogo lucano e la misura interdittiva all’esercizio di funzioni pubbliche sono state notificate a Giuseppe Spera, direttore generale dell’azienda ospedaliera di Potenza.

L’Ospedale di Lagonegro al centro dell’indagine

Le vicende oggetto d’indagine si inquadrano in due direttive investigative. Da una parte c’è la gestione della sanità lucana da parte degli organi preposti, con particolare riferimento sia alle attività amministrative prodromiche e deliberative inerenti al progetto di costruzione del nuovo Ospedale di Lagonegro (previsti investimenti per circa 70 milioni di euro), che quelle relative alle nomine di personale medico e paramedico presso l’Ospedale San Carlo. Inoltre legato a questo filone ci sono le attività tese al procacciamento di voti in occasione delle elezioni comunali di Lagonegro, nel corso delle quali gli indagati ottenevano la promessa di voti o di “pacchetti di voti”, in cambio di atti del loro Ufficio Pubblico (trasferimenti, promozioni, assunzioni, affidamenti di servizi pubblici, vari favoritismi collegati all’insediamento del nuovo ospedale di Lagonegro, ecc).

Il secondo filone investigativo invece è relativo alla gestione, nel primo periodo della pandemia, dei kit tampone. In particolare, secondo l’accusa, esponenti dell’Amministrazione regionale lucana, a differenza degli altri comuni cittadini, accedevano a tali controlli, in assenza dei rigidi presupposti all’epoca richiesti dalla normativa vigente.