Stop all’invio di armi all’Ucraina. È quanto chiedono i senatori del Movimento cinque stelle nella bozza della mozione che stanno preparando in vista del 21 giugno. Martedì infatti al Senato si voterà in vista del vertice europeo sull’Ucraina in programma il 23 e 24, dopo l’intervento del presidente del Consiglio, Mario Draghi.

La bozza della risoluzione

“Si impegna il governo a non procedere, stante l’attuale quadro bellico in atto, a ulteriori invii di armamenti che metterebbero a serio rischio una de-escalation del conflitto pregiudicandone una soluzione diplomatica”, si legge nella bozza della risoluzione.

I grillini chiedono al governo di impegnarsi “a promuovere, alla luce dell’attuale situazione politico-militare, nelle opportune sedi europee, il consolidamento di un’azione diplomatica europea coordinata, volta a fornire nuovo impulso alle trattative di pace tra Ucraina e Russia al fine di giungere a un immediato cessate il fuoco; promuovere per l’Unione europea il ruolo di principale attore diplomatico e di garante del supporto economico, umanitario e sanitario al popolo ucraino”.

Il documento sottolinea come la guerra “dura ormai da oltre 100 giorni e sta assumendo sempre più le caratteristiche di una guerra di logoramento segnata dal mancato rispetto del diritto internazionale umanitario” e che gli ucraini stanno “combattendo per il proprio diritto all’autodeterminazione”.

Accordo sugli altri punti

Il testo non è definitivo e i parlamentari M5s dovranno trovare un accordo per la stesura finale da presentare a Vincenzo Amendola. Il sottosegretario grillino punta, al contrario, a trovare una soluzione unitaria in seno alla maggioranza senza creare spaccature. L’accordo è già stato raggiunto sugli altri punti: l’adesione di Kiev all’Ue, la revisione del Patto di Stabilità, gli interventi per famiglie e imprese in difficoltà, il RepowerEu per l’energia e le proposte sul futuro dell’Unione.