La guerra in Ucraina sta entrando in una fase decisiva. Ne è convinta la Nato che, per ora, scongiura un’escalation tra la Russia e i Paesi del Patto Atlantico. Ma i rapporti sono sempre tesi, soprattutto dopo le dure parole del segretario della Nato, Jens Stoltenberg: “I membri della Nato non accetteranno mai l’annessione illegale della Crimea. Ci siamo sempre opposti al controllo russo su parti del Donbass nell’Ucraina orientale”.

Aumenta il rischio di carestia

Nel frattempo l’Organizzazione delle Nazioni Unite lancia un grido di allarme: “Riaprire i ponti per evitare l’incombente minaccia della carestia”. Infatti, oltre al conflitto bellico, si sta delineando anche un’altra crisi, quella alimentare, che a lungo andare potrebbe interessare altri Paesi. Secondo il Programma alimentare mondiale (PAM), “i porti nella zona di Odessa, nel sud dell’Ucraina, devono essere riaperti con urgenza per evitare che la crisi globale della fame sfugga al controllo”. “I silos di grano dell’Ucraina sono pieni. I porti sul Mar Nero sono bloccati, lasciando milioni di tonnellate di grano intrappolate in silos a terra o su navi che non possono muoversi”. Nelle settimane precedenti, la Fao anche aveva lanciato l’allarme, affermando che 25 milioni di tonnellate di grano sono bloccati in Ucraina.

Mosca contro gli Usa: “Partecipano alla guerra”

Intanto il presidente della Duma, il parlamento russo, lancia accuse nei confronti degli Stati Uniti. “Partecipano alle ostilità in Ucraina”, afferma Volodin sul suo canale Telegram, aggiungendo: “Non si tratta solo della fornitura di armi e attrezzature, Washington coordina e sviluppa le operazioni militari per conto del “regime nazista di Kiev”, “partecipando così direttamente alle ostilità contro il nostro Paese”. Il presidente fa riferimento soprattutto ai dati e alle informazioni che i servizi di intelligence Usa trasmettono agli ucraini per colpire obiettivi russi, di cui hanno scritto nei giorni scorsi i media americani.

Settantatré giorni di guerra

In Donbas, secondo fonti dell’intelligence americana, le forze armate ucraine resistono agli attacchi russi e stanno allargando la controffensiva alla regione di Kharkhiv, prendendo il controllo di diversi insediamenti intorno alla città. La BBC riferisce di scontri con armi leggere in atto nei sobborghi della città di Severodonetsk tra i separatisti filo-russi dell’Ucraina orientale e unità di Kiev che usano cecchini e droni. Continuano, inoltre, le segnalazioni di esplosioni nella regione moldava della  Transnistria. Nel frattempo prosegue il dramma dell’acciaieria Azovstal. Sono solo cinquanta le persone tra donne, bambini e anziani che oggi sono state evacuate dal sito. Come riporta il vice primo ministro ucraino Iryna Vereschuk, non è stato possibile raccogliere i residenti di Mariupol sulla via del ritorno vicino a Port City a causa della violazione del cessate il fuoco da parte dei russi.