Giovedì 2 giugno si celebra la Festa della Repubblica Italiana. Quest’anno ricorre il 76esimo anniversario del referendum che, il 2 giugno 1946, chiamò gli italiani a scegliere la forma istituzionale dello Stato. I cittadini votarono per “scegliere tra Repubblica e Monarchia e per eleggere i deputati dell’Assemblea Costituente” che ha avuto il compito di redigere “la nuova carta costituzionale”.

Quella data segnò, oltre alla nascita della Repubblica, anche il riconoscimento del diritto di voto alle donne. Furono 12.998.131 quelle che si recarono alle urne per decidere le sorti dell’Italia, contro gli 11.949.056 uomini.

Il voto e le contestazioni

L’affluenza al voto fu altissima. Nel 1946 gli aventi diritto al voto erano circa 28 milioni, i votanti furono 24.946.878, ovvero l’89,08% del totale. Dei 23.437.143 voti validi, 12.718.641 (pari al 54,27%) erano a favore della Repubblica, mentre soltanto 10.718.502 (pari al 45,73%) a favore della Monarchia.

L’esito del voto non fu immediatamente accolto, tanto che ci furono proteste, ricorsi e richieste di riconteggio dei voti. La frattura dell’elettorato sulla questione istituzionale fu radicale. Soltanto il 18 giugno 1946, esaminati e respinti tutti i ricorsi, la Corte di Cassazione proclamò in modo ufficiale la nascita della Repubblica Italiana.

Festa soppressa e poi ripristinata

Il 2 Giugno è stata festa nazionale fino al 1977 quando a causa della crisi economica le celebrazioni, con le relative parate militari, furono sospese. Nel 2001 l’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi reintrodusse la festività.

Le celebrazioni

La Festa della Repubblica è una giornata importante per la nostra storia e ricca di grandi iniziative e cerimonie ufficiali. La mattina, alle 9.15, il presidente della Repubblica Mattarella, alla presenza delle più alte cariche Istituzionali, renderà omaggio all’Altare della Patria con la deposizione di una corona d’alloro con nastro tricolore. Contestualmente ci sarà il sorvolo delle Frecce Tricolori sui cieli di Roma. Successivamente riceverà, in Via di San Gregorio, la presentazione dei reparti schierati per la rivista e assisterà alla tradizionale Parata Militare dalla tribuna presidenziale di via dei Fori Imperiali.

Il tradizionale protocollo poi prevede che le celebrazioni proseguano nel pomeriggio con l’apertura al pubblico dei Giardini del palazzo del Quirinale, sede della presidenza della Repubblica Italiana, con concerti delle bande dell’Esercito Italiano, della Marina militare italiana, dell’Aeronautica militare italiana, dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, del Corpo di Polizia penitenziaria e del Corpo forestale dello Stato.

Il messaggio di Mattarella

“Cari Prefetti, sono trascorsi settantasei anni dal voto referendario con cui il popolo italiano sceglieva la Repubblica, inaugurando, dopo l’avventura del fascismo e la tragedia bellica, una nuova pagina della nostra storia. L’Italia avrebbe poi, con la Carta costituzionale, edificato un riferimento sicuro su cui realizzare una nuova comunità, un programma esigente da attuare, all’insegna dei valori della pace e della libertà, dell’uguaglianza e della solidarietà sociale”. Queste le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel messaggio inviato ai Prefetti d’Italia.

“Oggi, mentre il Continente europeo è colpito dall’aggressione della Federazione Russa contro l’Ucraina, la comunità nazionale, nella Festa della Repubblica, si raccoglie con orgoglio e convinta adesione intorno agli ideali che ne fondano l’identità e che costituiscono l’impegnativo orizzonte di quanti esercitano funzioni pubbliche”.