Con 410 voti a favore, 49 contrati e un astenuto il governo ha ottenuto la fiducia sul decreto Aiuti alla Camera. Il testo prevede che vengano disposti interventi in materia di energia, produttività delle imprese, attrazione degli investimenti e sostegni sociali.

Il partito più presente al voto è stato il Pd con l’83% di deputati partecipanti, seguito dalla Lega presente con il l 74% di deputati. Sono stati invece 25 i non partecipanti al voto e 9 erano in missione. Il Movimento 5 Stelle era presente con il 73% del gruppo: 28 i deputati grillini che non hanno votato la fiducia perché assenti o in missione nella seduta di oggi pomeriggio.

Il Superbonus

“Diamo la fiducia oggi a questo Governo, ma attendiamo delle risposte”, ha dichiarato il deputato Luigi Gallo del M5S. “Ci aspettiamo misure a lungo termine che consentano ai cittadini di superare un momento di crisi così lungo, la conferma del reddito di cittadinanza senza se e senza ma, il salario minimo, il Superbonus e lo stop alla speculazione sul prezzo del gas”.

La posizione è condivisa anche da Giuseppe Conte. Il leader dei 5 Stelle ha affermato: “sì alla fiducia alla Camera, al Senato vedremo”.

Il nodo inceneritore a Roma

Uno di punti più critici, per il quale i grillini potrebbero fare muro, è quello della norma sull’inceneritore a Roma. “Francamente non abbiamo compreso perché ci sia stata l’ostinazione di inserire una norma del tutto eccentrica rispetto alla materia dei sostegni”, ha affermato Conte. “L’inceneritore è qualcosa di assolutamente obsoleto. Non possiamo condividere questo contenuto”.

Voto finale lunedì 11

Il voto finale sul provvedimento con le ulteriori misure dettate dalla crisi ucraina, stimate complessivamente in circa 26 miliardi, è programmato per lunedì prossimo alle ore 14. Il decreto legge passerà quindi all’esame del Senato e dovrà essere convertito in legge entro il 16 luglio.