Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla fine ha dovuto capitolare. In un discorso ufficiale al Paese, ha annunciato lo scioglimento delle Camere e l’inizio del percorso che porterà alla formazione di un nuovo governo.

La fine della legislatura

“Il governo ha presentato le dimissioni, nel prenderne atto ho ringraziato Mario Draghi e i ministri per l’impegno in questi 18 mesi. Il Governo incontra limitazioni nella sua attività, ma ha gli strumenti per operare in questi mesi prima che arrivi il nuovo esecutivo. Ho il dovere di sottolineare che il periodo che che stiamo per attraversare non ci consente pause, i costi dell’energia hanno conseguenze per famiglie ed imprese, vanno affrontate le difficoltà economiche, ci sono molti adempimenti da chiudere nell’interesse dell’Italia”.

Queste le parole ufficiali del Presidente Mattarella dopo il rituale incontro con i Presidenti di Camera e Senato. Egli ha infatti firmato il decreto che prevede lo scioglimento ufficiale delle Camere, il quale è stato successivamente controfirmato da Draghi stesso. A consegnare il documento agli onorevoli Casellati e Fico sarà il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica Ugo Zampetti.

Il patto di alleanza tra il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e quello del Consiglio Mario Draghi alla fine si è rotto. L’asse che rassicurava l’establishment europeo in un momento di crisi economica, sociale e sanitaria è caduto grazie alle bordate del Movimento 5 Stelle, di Forza Italia e della Lega.

Dopo il discorso di questa mattina al Senato, Draghi si era recato al Quirinale per comunicare a Mattarella l’intento definitivo di rassegnare le sue dimissioni. Dopo il primo rifiuto della settimana scorsa, questa volta anche il Presidente della Repubblica ha dovuto prendere atto dell’impossibilità di proseguire nell’attuale avventura di governo.