(Adnkronos) – Anche Google entra ufficialmente nel campo dei chatbot evoluti, e annuncia la sua alternativa a ChatGPT di OpenAI, l'organizzazione no profit fondata da Elon Musk. Allo stesso modo, l'obiettivo di Bard sarà rendere più semplice e intuitivo l'accesso a informazioni complesse, ed è progettato per tradurre domande formulate in linguaggio naturale in query di ricerca più precise e restituire risultati pertinenti in modo efficiente. Bard è stato addestrato su un'ampia varietà di fonti di informazione, inclusi libri, articoli, siti web e conversazioni. Ciò gli permette di comprendere le relazioni tra le parole e le frasi, nonché di identificare il contesto e le intenzioni degli utenti: si tratta di una vera e propria evoluzione rispetto al campo di ricerca "classico" di Google, perché Bard opera confrontando diverse informazioni e dando una risposta che poi può trasformarsi in una conversazione. Si possono fare domande generiche ma anche e soprattutto pratiche, come accade con la tecnologia di OpenAI. Non è chiaro che cosa di diverso o in più offrirà Bard, ma Google fa già sapere che sarà disponibile su "più piattaforme", mostrandolo in azione su smartphone. Verrà affidato inizialmente a un gruppo di tester, e poi verrà aperto nelle prossime settimane a più utenti. Google ha deciso chiaramente di affrettare i tempi di fronte all'avanzamento di ChatGPT: la decisione di OpenAI di rendere la tecnologia open source le ha fatto fare passi da gigante in pochissimo tempo, e Microsoft ha già investito miliardi di dollari nell'organizzazione, con l'intenzione di utilizzare l'intelligenza artificiale nel proprio motore di ricerca Bing e nella suite Office. Finora, pur avendo fatto diversi esperimenti in tema di chat basate su AI, Google è sempre stata cauta: il tentativo precedente, LaMDA, ha generato diverse polemiche sulla precisione delle risposte e la possibilità di diffondere false informazioni non verificate. Non a caso, per Bard la promessa è di combinare le conclusioni basate su intelligenza artificiale con verifiche umane del contenuto. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)