(Adnkronos) – “Aerei, navi, veicoli e macchinari militari possono essere esposti alle situazioni climatiche più estreme e a svariati fattori corrosivi: sabbia, neve, ghiaccio, salsedine, umidità. Grazie alle nanotecnologie il trattamento anti-corrosivo già elaborato dal nostro laboratorio permette di proteggere i sistemi della Difesa e della Marina con un trattamento in nano-biossido di silicio in grado di resistere alle temperature più estreme e di proteggere la superficie dalla corrosione, riducendo gli interventi di manutenzione”. A dirlo Sabrina Zuccalà, presidente del laboratorio internazionale 4ward360 durante un incontro a Napoli alla Volaviamare HQ sul ruolo possono svolgere le nanotecnologie e l’innovazione nel progressivo cambio di paradigma. “L’elaborazione di una cantieristica navale 4.0 – prosegue Zuccalà – richiede una corretta implementazione delle tecnologie, inserita all’interno di un circuito innovativo volto a garantire la massima sicurezza, integrando processi di sostenibilità e tutela del mare. Tra le principali novità per rendere questo settore meno inquinante, e in prospettiva permettere di raggiungere “zero carbonio”, ci sono le sperimentazioni di combustibili alternativi, anche nell’elettrico e nell’eolico, oltre all’applicazione di formulati in nanotecnologia che rendano più leggere le navi, accelerando i tempi di percorrenza”.  “Altro aspetto essenziale, che stiamo affrontando – prosegue Zuccalà – insieme al collega Vieri Caneschi di '4ward360 Aerospace&Defende', è quello della protezione delle nostre infrastrutture energetiche e di comunicazione sottomarine: non possiamo sottovalutare le notizie provenienti dal complesso interrogativo securitario sui gasdotti energetici e sulla loro protezione sottomarina. Il gasdotto Nord Stream e i recenti attacchi hanno posto la tematica al centro del dibattito politico ed economico internazionale. Preservare e proteggere le infrastrutture energetiche e vitali del nostro sistema economico e sociale è di primaria importanza, come essenziale è generare una rete virtuosa tra imprese, accademie e startup per rilanciare il settore dell’economia del mare in termini di sostenibilità e innovazione tecnologica. La recente nascita del Comitato Tecnico Scientifico “4wardResearch” è rimbalzata all’attenzione istituzionale e degli operatori marittimi poiché assistiamo all’esigenza di incrociare le migliori sinergie economiche e le più valide espressioni accademiche scientifiche del mondo dell’innovazione e della nanotecnologia, in rapporto a situazioni estreme che è necessario approfondire e studiare”.  “Con i cantieri Megaride e Marintecnica investiamo nel mondo delle tecnologie e nella ricerca ad esso correlata, certi che l’innovazione sia la strada maestra per ridurre l’impatto ambientale e creare occupazione – ha sottolineato anche Salvatore Lauro, presidente di Volaviamare – Crediamo che le nanotecnologie possano avere utilizzi importanti per la pulizia dei materiali, per incrementare la velocità delle unità, per la loro manutenzione e per innumerevoli altre applicazioni. In questo senso l’impegno nel refitting delle unità, che diventano più performanti e meno inquinanti, non può che essere una priorità per chi opera in questo settore” —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)