La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha aperto ad una forma di tetto sul prezzo del gas generalizzato. “Credo veramente che dovremmo arrivare a definire una forbice di prezzo che eviti la formazione di picchi di prezzo e limiti la volatilità del mercato”, ha detto la Presidente nel corso di un suo intervento al Parlamento europeo di Strasburgo. Nel frattempo, però, Austria, Germania e Olanda si oppongono a questa direttiva.
Obiettivo: evitare la competizione tra Stati Membri e migliorare l’approccio
Von der Leyen, durante l’intervento, ha sottolineato che per il prossimo inverno, sarà necessario riempire di nuovo i nostri stoccaggi di gas, evitando inoltre uno scenario in cui gli Stati membri tornino a competere fra loro, facendo offerte più alte sui mercati mondiali e facendo salire i prezzi per l’Europa, poiché tutto questo non può essere sostenibile a lungo.
“Dovremmo avere un approccio comune molto migliore di quello che abbiamo avuto”, ha aggiunto. “Se guardiamo alla curva dei prezzi del gas, vediamo chiaramente la manipolazione del mercato determinata dalla Russia, e questo deve finire. A marzo abbiamo già offerto questa opzione, che può dare un segnale importante: l’Ue non pagherà alcun prezzo per il gas”, ha continuato. “Questa decisione avrebbe avuto un effetto immediato sui livelli dei prezzi, ma comportava degli svantaggi in termini di sicurezza dell’approvvigionamento di gas. Da allora la situazione si è evoluta in modo critico. Oggi, rispetto a marzo, un maggior numero di Stati membri è disponibile e noi siamo meglio preparati”, ha dichiarato nel suo intervento.
Von der Leyen invoca unità
L’Europa deve agire in maniera solidale e unita. Questo è un concetto che la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha ribadito più volte davanti al Parlamento UE. “Dobbiamo proteggere i fondamenti della nostra economia, e in particolare il nostro mercato unico. È questa la forza dell’Unione europea, è da qui che deriva la ricchezza dell’Unione. Senza una soluzione europea comune, rischiamo la frammentazione. In Europa, è fondamentale mantenere condizioni di parità per tutti”, ha detto.
E l’unità è proprio quello che manca a un’Europa sempre più spaccata internamente, corrosa in una sorta di “cannibalismo”, come lo ha definito Viktor Orban. Infatti, la questione del tetto sul prezzo del gas purtroppo continua a riscuotere parecchi pareri negativi da Germania, Olanda e Austria. Questa ferma opposizione sta quindi causando rapidamente un’escalation nella lotta interna tra gli Stati membri che, invece di concentrarsi su come risolvere la crisi energetica in maniera collettiva, si danno battaglia tra di loro difendendo prima i propri interessi.