Stamattina alle 10:30 in piazza San Pietro Papa Francesco ha presieduto la celebrazione per proclamare Beato Albino Luciani, il Papa dei 33 giorni. A Giovanni Paolo I è attribuito il miracolo della guarigione di una bambina argentina di 11 anni, Candela Giarda, affetta da grave encefalopatia avvenuta nel 2011. Alla celebrazione ha partecipato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

La cerimonia

La messa con il rito di beatificazione si è svolta in piazza San Pietro, celebrata da papa Francesco. Dal mondo politico e istituzionale erano presenti il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha guidato la delegazione ufficiale italiana alla messa, il Ministro D’Incà e il Presidente del Veneto Zaia.

Con il Papa erano presenti quasi quattrocento membri della curia. Personalità di spicco tra questi il cardinale Stella, postulatore della causa di canonizzazione e il cardinale Parolin, Segretario di Stato Vaticano.

Dopo la richiesta di beatificazione e la lettura pubblica delle vicissitudini biografiche del beato, il Papa ha pronunciato in latino la parte saliente del rito: “Noi, accogliendo il desiderio del nostro fratello Renato Marangoni, vescovo di Belluno-Feltre, di molti altri fratelli nell’Episcopato e di molti fedeli, dopo aver avuto il parere del Dicastero delle Cause dei Santi, con la nostra autorità apostolica concediamo che il venerabile servo di Dio Giovanni Paolo I, papa, d’ora in poi sia chiamato Beato e che sia celebrato ogni anno nei luoghi e secondo le regole stabilite dal diritto, il 26 agosto. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”.

Dopo la proclamazione è stata portata sul sagrato la reliquia del nuovo beato, uno scritto autografo su foglio bianco, contenente una serie di riflessioni filosofico/teologiche sulle tre virtù teologali: fede, speranza e carità. La reliquia proviene dall’Archivio Privato Albino Luciani, mentre il reliquiario è opera dello scultore Franco Murer.

La figura

Ricordato come il ‘Pontefice del sorriso’, sono stati necessari 22 anni per completare il processo di canonizzazione – aperto a Belluno il 23 novembre del 2003 – del Pontefice veneto. Originario di Canale d’Agordo, nato il 17 ottobre 1912 Papa Luciani morì dopo soli 33 giorni dall’elezione sul Soglio di San Pietro: tanto durò il suo pontificato fino alla notte del 28 settembre 1978, quando il corpo fu ritrovato senza vita nell’appartamento privato.

L’ultimo passaggio del lungo iter è stato il riconoscimento del miracolo che porta un nome e un cognome argentino: Candela Giarda, la ragazza salvata da un male incurabile nel 2011 a Buenos Aires. Come ha riferito nel 2021 il dicastero in seguito alla decisione di Papa Francesco di riconoscere il miracolo, la giovane soffriva di una “grave encefalopatia infiammatoria acuta, stato di male epilettico refrattario maligno, shock settico”. La giovane guarì dopo che padre José Dabusti, parroco della chiesa accanto all’ospedale dove Candela veniva assistita, suggerì di invocare Giovanni Paolo I. All’epoca Candela aveva 11 anni, oggi ne ha 22 e sarà in Italia anche lei – che studia veterinaria e gestisce una piccola attività di vendita di miele a Paranà, 500 chilometri a nord della capitale argentina – con la famiglia a visitare i luoghi della vita di Giovanni Paolo I, nel cuore delle Dolomiti.

Dopo la beatificazione, il 10 settembre la ragazza sarà nel paese natale di Luciani. Il giorno successivo, proprio sulla piazza di Canale d’Agordo, si terrà una Messa di ringraziamento alla quale parteciperanno i vescovi del Triveneto, in particolare quelli delle diocesi in cui Luciani ha operato: Belluno, Vittorio Veneto e Venezia. Non c’è solo il miracolo nella storia di Papa Luciani. Il suo pontificato, anche se durato solo 33 giorni, è ricordato per la sua semplicità: per la prima volta nella storia non fu incoronato. Luciani si considerava un pellegrino con messaggi che parlavano della la povertà del Sud del mondo contrapposta all’abbondanza dell’Occidente. Si schierò dalla parte degli operai e dei giovani, era contro l’aborto e il divorzio. Papa Wojtyla mantenne il nome di Giovanni Paolo in suo onore.