Nel firmamento del tennis mondiale brilla una nuova stella e si chiama Carlos Alcaraz. Che fosse un talento come non se ne vedevano da anni lo si era capito già tempo. Serviva però la conferma, arrivata stanotte con la vittoria degli US Open, il primo torneo Slam conquistato alla sua prima finale.
Contemporaneamente, a 19 anni e 4 mesi, Alcaraz ha raggiunto la vetta del ranking ATP. È il n.1 più giovane della storia.
Alcaraz vs Ruud: una finale entusiasmante
Il 19enne spagnolo Alcaraz stanotte ha battuto per 3-1 (6-4, 2-6, 7-6, 6-3) il norvegese Casper Ruud. A Flushing Meadows è andata in scena una battaglia entusiasmante, giocata per 3 ore e 20 minuti al massimo della concentrazione da entrambi i giovani tennisti e con colpi eccezionali che non hanno fatto rimpiangere la vecchia scuola dei grandi campioni (Federer, Nadal e Djokovic).
Nei primi due set entrambi i giocatori hanno sfruttato al momento giusto le difficoltà dell’altro, conquistando i break necessari per aggiudicarsi i set, il primo Alcaraz e il secondo Ruud. È nel terzo set che è arrivata la svolta. È stato un parziale in totale equilibrio finché Ruud non ha avuto due set point. Ruud non riesce a sfruttarli e Alcaraz, seppur con difficoltà, porta il terzo set al tie break. In questa ultima parte di set lo spagnolo asfalta completamente l’avversario che risente mentalmente dell’occasione perduta e regala punti preziosi.
L’inizio del quarto set fa presagire che la battaglia continuerà probabilmente anche nel quinto parziale, ma Alcaraz sale di prestazione, mentre Ruud è disarmato di fronte alla solidità dello spagnolo che chiude la partita sfruttando il secondo match point a disposizione con un ace tirato a circa 200 km/h. Carlos Alcaraz è così il nuovo campione degli US Open, il secondo più giovane in 142esima edizione dello Slam statunitense, secondo solo ai 19 anni che aveva Pete Sampras nel 1990.
Il ragazzo ispirato da Federer
La vittoria newyorkese mette in evidenza tutti i successi che, passo dopo passo, il golden boy ha già conquistato, in una rapida ascesa nell’Olimpo del tennis. Fino ad un anno fa, infatti, Carlos Alcaraz era numero 38 del mondo e Casper Ruud numero 10. Dodici mesi dopo sono il n.1 e il n.2 del ranking mondiale. Lo spagnolo, allenato dal connazionale ex n.1 Juan Carlos Ferrero, strappa così il record all’australiano Lleyton Hewitt che aveva 20 anni e 9 mesi quando salì al trono il 19 novembre 2001.
Parlando sempre di record detenuti da grandi tennisti spagnoli, Carlos Alcaraz con il suo primo Open eguaglia Rafa Nadal che vinse il primo Slam 17 anni fa alla stessa età (anche se era più giovane di qualche mese). Inevitabile quindi l’accostamento tra i due precoci e talentuosi tennisti, che in realtà sono più diversi di quanto si pensi, soprattutto quando si fa riferimento al loro modo di giocare.
Fin dai primi anni Nadal ha costruito la sua carriera sfruttando a pieno l’elemento che più lo valorizza, ovvero la terra rossa, lavorando successivamente su altre superfici dove però ha dimostrato di faticare di più. Alcaraz, al contrario, gioca già ad alti livelli sia sulla terra (ha conquistato già l’ATP di Madrid) che sul cemento ma anche sull’erba (ha raggiunto gli ottavi di Wimbledon nonostante non sia così avvezzo a questa tipologia di campo). Il suo gioco si ispira a quello del suo idolo, Roger Federer, perciò lo spagnolo farà della versatilità la sua più grande arma per cominciare a conquistare Slam e tornei su ogni tipologia di superficie.