Martedì prossimo i Ministri degli Esteri dei Paesi Ue si riuniranno a Praga per decidere sul divieto di rilascio dei visti turistici ai cittadini russi. La proposta, avanzata nei giorni scorsi, ha diviso fin da subito la comunità e difficilmente andrà in porto.

La proposta

La richiesta di sospendere la possibilità ai cittadini russi di viaggiare sul territorio europeo era stata inizialmente posta soprattutto dai Paesi limitrofi alla Russia o all’Ucraina. Nonostante alcuni Stati europei, come Repubblica Ceca, Polonia ed Estonia, abbiano già posto in essere delle misure che limitavano fortemente l’arrivo di persone dalla Russia, la maggior parte degli altri componenti dell’Unione ha deciso di non adottare la linea dura, garantendo comunque il rilascio dei visti.

La proposta, avanzata al momento soprattutto dai Paesi scandinavi, sarà discussa durante il prossimo meeting ufficiale dei Ministri degli Esteri dei Paesi europei che si svolgerà martedì prossimo a Praga. L’Ungheria ha già fatto sapere di non voler dar seguito alla richiesta, così come la Germania, anche se la ministra Annalena Baerbock ha già ventilato l’ipotesi di un compromesso che metta d’accordo tutte le parti. 

Nel frattempo, intervistato dalla rete austriaca Orf, l’Alto Rappresentante per la Politica Estera Ue Josep Borrell ha dichiarato che “è improbabile che i ministri degli Esteri dell’Unione Europea appoggino all’unanimità il divieto di rilascio dei visti turistici russi quando si riuniranno per discutere la questione martedì prossimo a Praga. Penso che dobbiamo rivedere il modo in cui alcuni russi ottengono il visto, dobbiamo essere più selettivi, ma non sono favorevole a smettere di consegnare i visti a tutti i russi».