A sei mesi esatti dall’inizio della guerra, l’Ucraina festeggia il suo giorno dell’indipendenza dall’ex Unione Sovietica. Per l’occasione, il Presidente Volodymyr Zelensky ha rilasciato un video ufficiale, mentre i leader dei Paesi dell’Unione Europea hanno espresso vicinanza al popolo ucraino.

Il discorso

Nonostante sia un giorno di festa, le circostanze hanno imposto che nessuna manifestazione sarà celebrata sul suolo ucraino. Il perpetrarsi del conflitto, unito alla delicata situazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia e all’aggravarsi dei rapporti diplomatici con la Russia a seguito dell’attentato che ha ucciso Darya Dugina hanno necessitato l’attivazione di un coprifuoco totale in tutte le città del Paese per il timore di ripercussioni. 

Nonostante tutto, Zelensky ha deciso comunque di rendere omaggio all’anniversario dell’indipendenza diffondendo su tutti i canali comunicativi ufficiali, dalle televisioni ai social, un video in cui incita la popolazione ucraina a continuare nella resistenza.

“In questa giornata ci uniamo da luoghi diversi: qualcuno in trincea, nei rifugi o su carri armati sta combattendo in prima linea, altri sono in auto, in camion o in treno per portare ciò che è necessario a chi è in prima linea, altri ancora sono davanti a uno smartphone o a un computer e raccolgono fondi. Ci troviamo in diversi luoghi e circostanze, ma abbiamo un unico obiettivo: preservare l’indipendenza e la vittoria dell’Ucraina”, ha detto il Presidente. 

La guerra

Intanto il conflitto prosegue senza sosta e altre offensive hanno colpito le aree di Kharkiv, Sumy e Zaporizhzhia. Particolare preoccupazione hanno suscitato gli attacchi missilistici nei pressi della centrale nucleare, da settimane al centro dell’attenzione internazionale, culminata nel summit di pochi giorni fa tra il Segretario Generale delle Nazioni Unite Guterres e il Presidente turco Erdogan. 

Il segretario del consiglio comunale Anatoly Kurtev ha riferito che gli attacchi hanno colpito diverse infrastrutture nei pressi dell’impianto, invitando i cittadini ad allontanarsi verso i rifugi più vicini, mentre il presidente dell’azienda nucleare statale ucraina Petro Kotin ha sottolineato ulteriormente il rischio concreto di compromettere la stabilità della centrale, con conseguenze inimmaginabili. 

Le reazioni dall’Italia

In occasione dell’anniversario, parole di sostegno sono state pronunciate dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dal Presidente del Consiglio uscente Mario Draghi, intervenuto oggi al Meeting di Rimini. Entrambi si sono soffermati sull’urgenza di porre fine al conflitto, potenziando le trattative e i canali comunicativi tra l’Ucraina e la Russia.

“Desidero rinnovare, in quest’ora così drammatica, l’espressione più convinta di solidarietà, vicinanza e sostegno della Repubblica Italiana all’Ucraina, impegnata a fronteggiare la brutale e ingiustificata aggressione operata da parte della Federazione Russa, contro la quale legittimamente resiste”, ha detto Mattarella, mentre Draghi ha affermato che “l’Italia è vicina al vostro popolo, vogliamo aiutarvi a difendervi e a raggiungere una pace duratura, nei termini che riterrete accettabili”.