Gazprom comunica a Eni il taglio le forniture di gas del 15%. Sulla piattaforma di informazioni privilegiate (pip) per il monitoraggio Remit del Gestore dei mercati energetici si legge che “Eni ha ricevuto comunicazione di una limitata riduzione dei flussi dal proprio fornitore russo relativamente all’approvvigionamento gas verso l’Italia. Eni continuerà a monitorare l’evoluzione della situazione e comunicherà eventuali aggiornamenti”. La decisione del colosso russo del gas dà seguito ai provvedimenti comunicati nei giorni scorsi, ovvero la diminuzione dei flussi di gas che passano per il Nord Stream 1 con l’interruzione di un’altra turbina del gasdotto. Un portavoce Eni «conferma che Gazprom ha comunicato una limitata riduzione delle forniture di gas per la giornata di oggi. Le ragioni della diminuzione non sono state al momento notificate». In una nota diramata dal Ministero della Transizione ecologica Roberto Cingolani ha dichiarato che l’andamento dei flussi di gas è costantemente monitorato in collaborazione con gli operatori e che al momento non si riscontrano criticità.

Nel frattempo l’Unione Europea sta lavorando per prevenire una destabilizzazione dei Paesi membri a livello energetico e per intraprendere già da ora il percorso di differenziazione delle forniture che più volte è stato ribadito. Per questo motivo la presidente della Commissione UE Von der Leyen ha annunciato la firma di un accordo con Egitto e Israele per «la fornitura stabile di gas naturale all’Ue dalla regione mediorientale».

Colloquio telefonico tra Xi Jinping e Putin

Mentre la Russia cerca di mettere il bastone tra le ruote agli alleati dell’Ucraina colpendoli sul piano delle forniture energetiche, Xi Jinping e la Cina non sono più molto convinti della loro posizione pro-Russia come era stato all’inizio del conflitto. Nelle ultime settimane i rapporti tra le due superpotenze si sono alquanto raffreddati, soprattutto perché il progredire della guerra nel tempo ha un costo anche e soprattutto economico. Il leader cinese ha quindi telefonato al presidente russo per discutere della situazione attuale e della necessità di trovare al più presto una soluzione adeguata. Xi ha aggiunto che la Cina “è disposta a continuare a svolgere il proprio ruolo in questo senso”.

Il presidente cinese ha assicurato a Putin il sostegno reciproco “su questioni riguardanti gli interessi fondamentali e le principali preoccupazioni come la sovranità e la sicurezza, a intensificare il coordinamento strategico tra i due Paesi e a rafforzare la comunicazione e il coordinamento nelle principali organizzazioni internazionali e regionali come Onu, Brics e Organizzazione per la cooperazione di Shanghai”.

Macron spinge Kiev ai negoziati con Mosca

Sul piano dei futuri negoziati ancora tutto tace, ma Macron sta cercando di far pressione su Kiev affinché acconsenta a sedersi al tavolo con Mosca. Il presidente francese ha promesso garanzie europee all’Ucraina, definendo la Russia «una potenza temibile» con cui gli europei «non vogliono la guerra». Macron, in visita alle truppe francesi schierate per conto della Nato in Romania, ha inoltre dichiarato che prima o poi si arriverà inevitabilmente al punto in cui Zelensky dovrà negoziare con la Russia, ma al tavolo dei negoziati troverà accanto a sé l’Europa come garante della sicurezza del Paese.