Una guerra fatta di attacchi e contrattacchi, sul campo e sui media. Di pallidi tentativi di negoziati, di diplomazia inefficace. O, per dirlo alla Joe Biden, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.

Secondo il presidente degli Stati Uniti, infatti, Volodymyr Zelensky “non voleva dare ascolto” agli avvertimenti americani alla vigilia dell’invasione russa del suo paese. Queste le parole pronunciate da Biden durante un evento di raccolta fondi che si è svolto a Los Angeles.

“So che molte persone pensavano che stessi esagerando, ma sapevo, e avevamo dati” secondo cui Putin “avrebbe varcato il confine”. “Non c’erano dubbi. E Zelensky non voleva ascoltarlo così come molte altre persone. Ne capisco il motivo, ma alla fine (Putin) lo ha fatto”, ha aggiunto. Biden ha poi accusato il presidente russo di “cercare di cancellare la cultura, la nazione” ucraina.

Sul campo le forze russe si consolidano nel Donbass

I russi continuano la loro avanzata. L’Ucraina sta perdendo la prima linea contro la Russia per mancanza di armi. Severodonetsk, Lysychansk e altre città dell’est sono ancora in piedi ma non si sa per quanto tempo le truppe di Kiev riusciranno a contrastare l’esercito nemico. Critica anche la situazione a Kherson, nel sud, dove gli ucraini continuano a difendersi strenuamente.

L’amara constatazione arriva direttamente dall’intelligence ucraina, che rilancia l’appello per le armi. Tuttavia, secondo Zelensky, gli occidentali rispondono sempre più lentamente e con minore generosità, lasciando spazio all’avanzata della Russia in Ucraina. Mancano armi e munizioni ma gli ucraini non si arrendono e dicono che continueranno a difendere il Donbass con tutte le loro forze “fin quando ci sarà l’artiglieria dei nostri partner” occidentali.

Il sindaco di Mariupol, intanto, parla di edifici abbattuti dai russi con all’interno ancora cadaveri, che finiscono in discarica con le macerie.

Il bilancio dei morti

Sono circa 10mila i militari ucraini rimasti uccisi dall’inizio dell’invasione russa il 24 febbraio scorso. A dichiararlo è stato il consigliere della presidenza ucraina, Alexei Arestovich, in un’intervista video al programma Fegin Live ripresa da TCH. Quanto all’esercito russo, ha aggiunto, “ha subito perdite pari a mille soldati al giorno durante i primi 20-30 giorni. Ora ne muoiono tra i 200 e i 300”.