Elon Musk, dopo l’acquisizione a prezzo record di Twitter, torna a far parlare di sé. Dopo aver licenziato i massimi vertici della piattaforma social, ha deciso di sciogliere il Consiglio d’Amministrazione.

Musk unico membro del CdA (per ora)

All’interno di un’azienda, il consiglio di amministrazione è quell’organo collegiale che si occupa principalmente di dettare la la strategia business. Dopo aver acquistato Twitter oltre a far fuori quattro top manager della piattaforma, Musk ha nominato se stesso come unico membro del consiglio di amministrazione. Questo significa, di fatto, che lui è il CEO di Twitter, cioè amministratore delegato dell’azienda, rafforzando così il proprio potere al suo interno. Il neo proprietario ci ha tenuto però a specificare che la decisione è temporanea: probabilmente nelle prossime settimane nominerà un nuovo consiglio di amministrazione composto, di certo, da persone a lui più vicine e leali che ne condividono la vision e i progetti futuri che il Ceo di Tesla ha in mente per il social network. Inoltre, secondo le indiscrezioni riportate dal Washington Post, Musk starebbe pensando a grandi rivoluzioni in termini di personale: vorrebbe licenziare il 25% dei dipendenti di Twitter. 

Spunta blu a pagamento

Elon Musk ha di certo le idee chiare sul nuovo percorso che il social network dovrà intraprendere sotto la sua direzione. E lo ha dichiarato nel corso di uno scambio di tweet con l’illustre scrittore americano Stephen King che ha contestato la possibilità di dover pagare 20 dollari al mese per avere la spunta blu sul proprio account. La spunta blu simboleggia un sistema usato finora da Twitter (e anche da tanti altri social media) per verificare l’identità di persone pubbliche come politici, aziende, giornalisti, persone del mondo dello spettacolo e così via.

King nel suo tweet era apparso parecchio critico sulla possibilità di dover pagare. La risposta di Musk, famoso per i suoi commenti a bruciapelo, non si è fatta attendere e ironicamente ha commentato dicendo che in qualche modo “le bollette vanno pagate” e che la sola pubblicità non può mantenere vivo l’intero sistema. Ergo la piattaforma va ripensata a partire dalla questione degli account verificati. Elon Musk, quindi, sta dettando già da adesso quelle che saranno le sue priorità in qualità di Ceo di Twitter.