Come primo atto da neo eletto Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, subentrato ieri all’uscente Luigi Di Maio, ha fatto sapere sui canali social ufficiali della Farnesina che la vicenda legata all’incarcerazione della travel blogger romana Alessia Piperno a Teheran è del massimo interesse. La notizia arriva come una fonte di rassicurazione potente, soprattutto per il fatto la struttura dove la ragazza sarebbe detenuta, il carcere di Evin, uno dei più duri di tutta la regione, è soggetta a continue rivolte da giorni.

Un messaggio chiaro

Tajani ha reso noto oggi in un post sui canali social ufficiali del Ministero la notizia di una sua telefonata, definita come “lunga e cordiale”, con il padre della Piperno, nel quale lo avrebbe rassicurato limitatamente alle condizioni di salute della ragazza. Contestualmente, l’ex Presidente del Parlamento europeo ha affermato che la vicenda è una priorità assoluta per il dicastero da lui guidato, e che il massimo impegno sarà posto in essere per riportare la giovane travel blogger a casa.

Fonti della Farnesina, in contatto costante con l’ambasciata italiana a Teheran, hanno riferito che Alessia si trovi attualmente in buone condizioni di salute. La sottolineatura era d’obbligo visto che nella stessa struttura dove si trova l’italiana sono avvenuti disordini ed è scoppiato un grosso incendio. Quattro detenuti sarebbero deceduti mentre più di altri sessanta sarebbero rimasti feriti, secondo quanto riferito dalle autorità locali.

La ragazza di appena trent’anni è rinchiusa dal 28 settembre scorso nel carcere di Evin, struttura penitenziaria riservata ai prigionieri politici e ai dissidenti, perché, è la tesi più accreditata, sospettata di aver preso parte ai disordini degli ultimi mesi scoppiati dopo l’uccisione di Masha Amini, la ventiduenne colpevole, secondo la polizia morale iraniana, di non indossare correttamente l’hijab, il velo islamico.