Stop al Green Pass per chi arriva nel nostro Paese a partire da domani, 1° giugno. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha deciso di non prorogare l’ordinanza che prevede l’obbligo di esibire il green pass base – ottenuto tramite vaccinazione, guarigione o tampone negativo – per chi arriva in Italia, misura che scade oggi.

Si avvicina, inoltre, anche un’altra data spartiacque. Il 15 giugno cadrà l’obbligo di mascherina in luoghi come cinema, teatri e spettacoli al chiuso, Si sta lavorando per capire quale sarà, invece, la situazione sui trasporti a lunga percorrenza (treni ad alta velocità e aerei). Probabilmente solo per questo caso si valuterà una proroga dell’obbligo di indossare i dispositivi di protezione.

Un’estate italiana verso la normalità

I turisti stranieri e non che si muoveranno in Italia per trascorrere le vacanze estive, quindi, troveranno un contesto che si avvicina sempre più alla normalità pre-covid. Già qualche passo in avanti era stato fatto a fine aprile quando, rispetto ad altri Paesi del mondo, il ministro della Salute aveva deciso di sospendere la compilazione del «Passenger Locator Form» (Plf), un modulo introdotto nell’estate del 2021 per regolare le partenze. A sostituzione di questa misura, era stato esteso l’obbligo del green pass base fino al 31 maggio. La cancellazione delle regole che hanno segnato i ritmi e la vita di tutti negli ultimi due anni favorirà il comparto turistico. Andando verso l’alta stagione, nelle città d’arte italiane e nelle località di villeggiatura si prevede il pienone. Dopo due anni di accessi a singhiozzo, finalmente il turismo riapre le porte senza particolari restrizioni e limitazioni che ripagheranno il settore del tempo e delle risorse perdute.

L’Italia si adegua al resto d’Europa

L’Italia non era l’unica ad aver protratto così a lungo l’uso della certificazione verde. Attualmente questa misura è ancora attiva in Germania, Francia, Spagna e Portogallo che chiedono il Green Pass in entrata. Chi invece lo ha già accantonato sono Danimarca, Norvegia, Svezia, Irlanda, Croazia, Slovenia, Austria, Grecia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Slovacchia, Romania, Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Islanda, Svizzera, Lussemburgo.