L’agenzia Standard & Poor’s ha deciso di lasciare invariato il rating dell’Italia. Tuttavia, a causa dell’instabilità della situazione politica, ne ha modificato l’outlook.

La decisione

L’economia italiana può tirare un sospiro di sollievo. La conferma del rating BBB/A-2 stabilizza l’Italia agli occhi degli investitori internazionali nonostante il declassamento dell’outlook da positivo a stabile.

La motivazione è tutta da ricercarsi nella poco stabile situazione politica percepita all’interno del nostro paese dopo la crisi e successiva caduta del governo a guida Draghi. In una nota pubblica infatti l’agenzia ha fatto sapere che gli sviluppi legati all’instabilità politica “potrebbero spostare l’attenzione dalle riforme chiave e pesare ulteriormente sulla fiducia e sulla crescita in un momento di grande incertezza e di aumento dell’inflazione nell’economia globale ed europea. Ciò potrebbe compromettere la tempestiva attuazione delle tappe e degli obiettivi da cui dipendono i fondi UE per la resilienza e la ripresa dell’Italia, che equivalgono al 7,6% del Pil”, questo quanto dichiarato ufficialmente dall’agenzia.

Un po’ di chiarezza

Ciascuna agenzia di rating si occupa essenzialmente della valutazione delle possibilità di solvenza dei debiti da parte di soggetti pubblici e privati, dagli stati alle aziende.

Nonostante i sistemi di classificazione siano differenti per ogni agenzia, maggiore sarà la possibilità di far fronte al peso del debito, tanto più la valutazione sarà alta. Questo si fa di norma seguendo l’andamento dell’economia del soggetto da analizzare osservandone il comportamento a lungo/breve termine e la relativa possibilità di crescita futura.

Per quanto riguarda Standard & Poor’s ad esempio, il fatto che il rating dell’Italia sia stato definito come BBB/A-2 con outlook stabile significa essenzialmente che nel nostro paese sussistono le condizioni per far fronte a problemi di solvibilità degli oneri finanziari nel lungo periodo (BBB), anche se non sono da escludere eventi che possano minarne la possibilità nel breve periodo (A-2). L’indice outlook dichiarato stabile significa invece che non sono previsti cambiamenti nel medio-lungo periodo per quanto riguarda la valutazione espressa sopra.