Come ogni mese, arrivano i rilevamenti Ipsos che riguardano le intenzioni di voto e le valutazioni all’esecutivo in carica. A due mesi dalle elezioni politiche, vinte dal centrodestra, che hanno portato alla formazione del Governo Meloni, continua il trend molto positivo sia per il Presidente del Consiglio che del suo partito.

Fratelli d’Italia si conferma di gran lunga la prima forza politica del Paese, attestandosi al 31,2%, sfondando così la soglia del 30%, a cui il partito si era già avvicinato a ottobre (29,6%). Buona anche la valutazione di Giorgia Meloni e dell’esecutivo, che ricevono entrambi voti positivi. Quasi la metà degli italiani (il 49%) ritiene l’operato del Presidente del Consiglio più che sufficiente, in aumento rispetto a ottobre (46%). In aumento anche la valutazione positiva del Governo, che sale al 46% dal 42% di un mese fa.

Dietro Fratelli d’Italia il vuoto o quasi, considerando che la seconda forza politica del Paese si attesta sotto il 20%. E arriva la prima sorpresa, perchè il Movimento 5 Stelle opera il sorpasso rispetto al PD. Alle Politiche 2022 il PD aveva un vantaggio percentuale abbastanza netto rispetto ai 5 Stelle (19,1% contro 15,4%), che però è stato totalmente eroso negli ultimi due mesi. Le rilevazioni di novembre vedono infatti il partito di Conte al 17,5%, in crescita di 1,5 punti percentuali rispetto al mese passato, mentre il PD paga ancora il pessimo risultato elettorale e l’incertezza interna che ha seguito il tracollo alle urne, perdendo l’1,6% e attestandosi al 17,2%. Più indietro tutte le altre forze politiche, con la Lega di Matteo Salvini che perde ulteriormente terreno (lo 0,7%) ma resta comunque al quarto posto nelle intenzioni di voto con il suo 7,3%.

Ma al Carroccio si avvicinano sempre di più il terzo polo e uno degli alleati di governo, con Azione quasi appaiata a Forza Italia. L’incremento dei consensi dello 0,7% permette al partito di Silvio Berlusconi di raggiungere il 6,9% e di operare il controsorpasso nei confronti di Carlo Calenda e Matteo Renzi, che sono fermi al 6,8% perdendo quasi mezzo punto percentuale rispetto a ottobre (7,1%). Quello di Forza Italia è comunque uno dei balzi in avanti della rilevazione mensile, assieme a quello di Alleanza Verdi-Sinistra (+0,5%, arrivando a 4,2%). Perdono invece sia + Europa, che scende al 2,1%, che Italexit, che dopo aver raggiunto il 2,4% nello scorso mese è tornato parecchio indietro, all’1,7%.

Ultimo ma non meno importante, il dato che riguarda l’indecisione. Il totale tra indecisi, schede bianche, nulle e astensione è del 40%, in crescita dell’1,8%. Insomma, nonostante il buon risultato del Governo e del Presidente del Consiglio, l’aumento più importante ce l’hanno i voti che andrebbero dispersi. Non esattamente il migliore dei segnali…