Il Senato degli Stati Uniti ha approvato un disegno di legge che può bloccare TikTok, il popolare social network cinese, in modo permanente. Da tempo gli Stati Uniti cercano di limitare il potere e l’influenza della piattaforma, considerata da molti come uno strumento del governo cinese per raccogliere informazioni sugli americani e rubare milioni di dati. Il disegno di legge approvato dal Senato potrebbe impedire a TikTok di operare negli Stati Uniti in futuro.
Nemico giurato
Secondo gli Usa, il social network cinese è una minaccia per la sicurezza nazionale, poiché è considerato un veicolo per il Partito Comunista Cinese di spiare, raccogliere dati e intercettare informazioni. Di conseguenza, il Senato ha approvato un disegno di legge che impedirebbe ai dipendenti federali di utilizzare in futuro la piattaforma e i suoi contenuti sui dispositivi di appartenenza di strutture governative.
Per entrare in vigore, il sopraddetto disegno di legge deve ora essere approvato dalla Camera dei Rappresentanti e dall’amministrazione Biden e, qualora questo avvenisse, TikTok potrebbe essere bandito del tutto nel territorio statunitense entro la fine dell’anno.
Bisogna ricordare che il social network cinese, il cui software proprietario è in mano alla multinazionale tech Byte Dance, è sempre stato considerato con sospetto dal governo Usa e che la presente proposta di legge non è altro che l’ultima azione di una serie di iniziative volte a contrastare la sua presenza negli Stati Uniti. Ad esempio, già l’Iowa e il North Dakota avevano vietato l’uso dell’app sui dispositivi statali.
La proposta di bando del social network è stata accolta con favore sia dall’ala repubblicana che da quella democratica del Paese. Il senatore repubblicano Marco Rubio ha infatti dichiarato: “Non si tratta di video creativi, si tratta di un’app che raccoglie dati su decine di milioni di bambini e adulti americani ogni giorno. Sappiamo che è usato per manipolare i feed e influenzare le elezioni e che risponde alla Repubblica popolare cinese. TikTok crea dipendenza, raccogliendo tesori dai dati degli americani e censurando le loro notizie. Consentire all’app di continuare a funzionare negli Stati Uniti sarebbe come consentire all’URSS di acquistare il New York Times o il Washington Post”.
Simili le parole del deputato democratico Raja Krishnamoorthi, che ha definito la proposta di legge “un forte passo avanti per proteggere la nostra nazione dalla nefasta sorveglianza digitale e dalle operazioni di influenza dei regimi totalitari”.