Quattro navi da guerra della flotta del Mar Nero della Federazione Russa sono esplose nella baia di Sebastopoli. La Russia punta il dito anche contro Londra, accusata di aver agevolato l’attacco, e decide di sospendere l’accordo sul grano a partire da oggi e a “tempo indeterminato”. La comunicazione verrà ratificata ufficialmente a breve al segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. L’accordo era stato raggiunto sotto l’egida dell’Onu in Turchia lo scorso 22 luglio. 

La Russia non conferma i danni alla flotta

Durante la notte la flotta russa, tra cui una fregata e una nave d’assalto anfibia, è stata bersaglio di attacchi ucraini a Sebastopoli, città della Crimea occupata dai russi nel 2014. Lo ha riferito il consigliere presidenziale ucraino Anton Gerashchenko sul suo canale Telegram. Secondo Gerashchenko, tra le navi danneggiate ci sarebbe il vettore di missili da crociera Kalibr “Admiral Makarov”. 

Da Mosca non è arrivata la conferma sui danni alla flotta ma l’accusa a Kiev di avere effettuato un attacco terroristico attraverso l’uso massiccio di droni alla Flotta del Mar Nero a Sebastopoli. L’attacco ha coinvolto 9 droni  aerei e 7 droni marittimi autonomi. Il ministero della Difesa russa ha riferito che esperti della Marina militare britannica hanno preparato il personale militare del 73° Centro speciale per le operazioni marittime delle Forze armate ucraine a “compiere un attacco terroristico a Sebastopoli”. Inoltre stando al dicastero russo, “i rappresentanti di questa unità della Marina militare britannica hanno preso parte alla pianificazione, fornitura e attuazione di un atto terroristico nel Mar Baltico il 26 settembre di quest’anno per minare i gasdotti Nord Stream e Nord Stream 2”, ha affermato il ministero. sostenendo che “tutti gli obiettivi aerei sono stati distrutti”.

Il governatore della città di Sebastopoli in Crimea, Mikhail Razvozhajev ha definito l’attacco di questa mattina da parte delle Forze armate di Kiev il più massiccio dall’inizio dell’operazione militare speciale. “Il nemico ha cercato di colpire le infrastrutture militari della Flotta del Mar Nero. Tutti i veicoli aerei senza pilota sono stati individuati e distrutti in anticipo”, ha dichiarato il governatore. Poco prima Razvozhajev aveva comunicato che i sistemi di difesa aerea della Crimea hanno abbattuto tutti i droni dell’attacco nella baia di Sebastopoli asserendo che le infrastrutture civili non erano state danneggiate.

Londra respinge le accuse

Dopo poche ore dall’attacco, i vertici russi hanno puntato il dito contro Londra, complici di aver aiutato gli ucraini nell’attacco. Il ministero della Difesa britannico ha respinto le accuse di Mosca sul presunto coinvolgimento di Londra negli attacchi contro navi russe nel porto di Sebastopoli in Crimea e nei sabotaggi ai gasdotti Nord Stream. “Per sminuire la loro disastrosa gestione dell’invasione illegale dell’Ucraina, il ministero della Difesa russo sta ricorrendo a false affermazioni di portata epica”, si legge in un tweet del dicastero della Difesa di Londra. “Questa storia inventata dice di più sulle frizioni all’interno del governo russo piuttosto che sull’Occidente”, si aggiunge.