Si può consumare il cibo portato da casa negli stabilimenti balneari? Ogni anno torna puntuale la domanda. Quest’anno la questione è stata sollevata con forza dal sindaco Josi Della Ragione. Il primo cittadino di Bacoli, in provincia di Napoli, si è scagliato contro quegli stabilimenti balneari che controllano, all’ingresso, nelle borse delle famiglie dei bagnanti, se portano acqua e cibo da casa.

“Chi gestisce uno stabilimento balneare non è il padrone. Non è proprietario di nulla. È il concessionario di un bene demaniale. Gestisce un patrimonio pubblico, per un tempo”, ha dichiarato il sindaco Della Ragione, definendo “squallida” la pratica di vietare ai bagnanti di portare acqua e cibo da casa.

Si può mangiare in spiaggia?

Consumare cibi e bevande in spiaggia è assolutamente consentito purché si rispetti l’ambiente in cui ci si trova e non si lascino in giro rifiuti e oggetti di plastica che possono inquinare l’ambiente marino. La regola è valida anche nei lidi.

Tuttavia, molte strutture balneari, con cartelli affissi all’entrata, vietano alla clientela di introdurre cibi e/o bevande minacciando sanzioni di varia natura. Una pratica ormai consolidata che ogni anno spinge a chiedersi cosa dica la legge in merito e quali siano i diritti degli utenti.

Innanzitutto, è bene ricordare che tutte le strutture balneari erette sulla spiaggia sono sottoposte a concessione. Una spiaggia data in concessione non diventa un luogo privato, ma resta sempre demanio pubblico affidato a terzi al fine di fornire alcuni servizi agli utenti. Pertanto, essa è sottoposta esclusivamente alla normativa in vigore. Nessun regolamento o prescrizione privata può imporre ulteriori e/o diverse discipline.

Tradotto, i gestori di un lido non possono autonomamente vietare ai clienti di portare con sé cibo e bevande, ma devono sottostare alla regolamentazione della Regione di appartenenza. Quest’ultima ogni anno emana un’ordinanza che esplicita, nel dettaglio, i singoli divieti imposti alla comunità nell’uso del demanio marittimo.

Se non è la Regione a imporre un divieto, non può farlo il singolo stabilimento balneare. Affissioni o indicazioni verbali non hanno quindi alcun fondamento giuridico.

L’accesso al mare: cosa dice la legge

Anche per l’accesso al mare si pongono annualmente gli stessi interrogativi. Gli stabilimenti balneari dovrebbero consentire l’accesso e il transito gratuito per il raggiungimento della battigia, ovvero alla striscia di sabbia su cui l’onda va a infrangersi.

L’articolo 11 della legge n. 217 del 2011 prevede “il diritto libero e gratuito di accesso e di fruizione della battigia, anche ai fini di balneazione”. La legge n. 296 del 2006 stabilisce invece “l’obbligo per i titolari delle concessioni di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine di balneazione”.

I gestori che impongono il pagamento di un biglietto per il transito commettono, dunque, un vero e proprio abuso. L’accesso al mare dovrebbe essere sempre consentito in maniera libera a gratuita. Diverso il discorso per ombrelloni, sui quali la legge non è molto chiara e tutto viene lasciato alla discrezionalità dei concessionari.

Cosa si può fare in spiaggia

Una volta chiarite le questioni relative al passaggio verso il mare e al consumo di cibo e bevande, è bene sapere cosa si può fare o non si può fare in spiaggia.

Tra le attività permesse ci sono:

  • prendere il sole
  • fare il bagno
  • giocare con la sabbia
  • fare jogging e attività fisica in mare
  • praticare sport di squadra (a debita distanza dalle persone)
  • fumare negli spazi dedicati ai fumatori
  • stare in topless (a meno che non espressamente vietato)
  • consumare cibo e bevande (senza abbandonare i rifiuti)
  • stare con il proprio cane, a meno che il Comune o lo stabilimento non lo vietino

Cosa non si può fare in spiaggia

Tra i divieti, che comportano multe fino a 500 euro, ci sono:

  • pescare pesci, meduse, stelle marine e altri animali
  • raccogliere le conchiglie e portare la sabbia a casa
  • ascoltare la musica ad alto volume e disturbare le altre persone
  • dormire in tenda o in accampamento
  • lasciare il proprio ombrellone
  • accendere falò
  • prendere il sole nudi (a meno che non ci si trovi in una spiaggia nudista o naturalista)
  • praticare e farsi fare massaggi a pagamento
  • acquistare merce contraffatta
  • gettare i mozziconi di sigaretta