La Russia è, secondo la risoluzione del Parlamento Europeo approvata oggi, una nazione sponsor del terrorismo. Il testo, approvato in larga maggioranza, fa eco a quello prodotto poco tempo fa dalla Nato. Degno di nota il fatto che gli europarlamentari del Movimento 5 Stelle si sono tirati fuori dalla votazione per il fatto di ritenere inappropriato il documento, a loro detto foriero di una retorica bellicista.

Russia Stato terrorista

La risoluzione è passata con 494 voti a favore, 50 contrari e 44 astensioni, dopo una serie di emendamenti che avevano mantenuto la votazione incerta. Il documento ribadisce la volontà dell’Europarlamento di considerare la Russia come “Stato sponsor del terrorismo”, invitando contestualmente l’UE a considerare la possibilità di implementare strumenti legislativi utili al fine di condannarne la condotta giudicata criminale dall’istituzione.

Parallelamente al discorso giuridico, il documento invita l’Unione a considerare nuove misure sanzionatorie nei confronti del Cremlino, chiedendo anche che qualsiasi Paese membro vigili, in funzione preventiva, limitatamente alla possibilità che tali misure vengano aggirate attraverso la connivenza di partner compiacenti con Mosca. A conclusione del testo, viene anche ribadita la necessità che vengano varate nuove misure funzionali a restringere ulteriormente le relazioni istituzionali tra Ue e Russia.

L’astensione dei 5 Stelle

Il Movimento 5 Stelle, notoriamente vicino a posizioni pacifiste, aveva già spiegato in una nota ufficiale che non avrebbe preso parte alla votazione di oggi, sostenendo che il documento approvato sia portatore di un messaggio contrario alla propria volontà politica, tutta orientata a far sì che il conflitto finisca, pur riconoscendo la responsabilità criminale della Russia rispetto all’Ucraina.

“La nostra solidarietà al popolo ucraino è totale e consideriamo la Russia come l’unica responsabile della guerra in corso sul suolo ucraino. Il suo esercito si è inoltre macchiato di crimini atroci. Tuttavia dopo più di nove mesi di aperte ostilità che non hanno risparmiato le popolazioni civili bisogna mettere a tacere le armi e far prevalere le diplomazie. Non è più il momento del muro contro muro. Il grande assente del testo della risoluzione del Parlamento europeo è la parola pace e per questa ragione, pur condividendo i paragrafi di sostegno all’Ucraina, non possiamo sostenerla”, questo il succo del messaggio del partito.