Papa Francesco, nell’udienza generale del mercoledì, mette in guardi dalla tentazione di “chiudere la testimonianza del Vangelo nel bozzolo di una rivelazione ‘zuccherosa’, alla quale aggiungere la nostra venerazione di circostanza”. “Questo atteggiamento, che sembra rispetto – ammonisce il Pontefice – in realtà ci allontana dal vero Gesù, e diventa persino occasione per un cammino di fede molto astratto, molto autoreferenziale, molto mondano”. Sull’esempio di Pietro, il Papa invita a “rendere testimonianza alla verità dei fatti. Ed è in essi che va cercata la verità”.

Gli anziani non siano invidiosi dei giovani

La catechesi del Papa sulla vecchiaia prosegue con un’esortazione agli anziani a “non essere invidiosi dei giovani che prendono la loro strada, che occupano il loro posto, che durano più di loro”. “L’onore della loro fedeltà all’amore giurato – prosegue Bergoglio. – La fedeltà alla sequela della fede creduta, anche nelle condizioni che li avvicinano al congedo della vita, sono il loro titolo di ammirazione per le generazioni che vengono e di grato riconoscimento da parte del Signore”.

Accettare la malattia

Il Papa cita l’apostolo Pietro, a cui Gesù dice “quando eri giovane eri autosufficiente, quando sarai vecchio non sarai più così padrone di te e della tua vita. E anche la tua testimonianza si accompagnerà a questa debolezza”. Sull’esempio di Pietro, anche gli anziani devono “imparare dalla nostra fragilità ad esprimere la coerenza della nostra testimonianza di vita nelle condizioni di una vita largamente affidata ad altri, largamente dipendente dall’iniziativa di altri”.

Poi a braccio aggiunge: “È importante seguire Gesù nella morte e nella vita, nella salute e nella malattia, anche nei momenti brutti di caduta. C’è un passo bello di Sant’Ignazio di Loyola che dice così: nella vita e anche nella morte dobbiamo dare testimonianza di discepoli di Gesù. Il fine vita deve essere un fine vita di discepoli di Gesù, il Signore ci parla sempre secondo l’età che abbiamo”, conclude il Papa.

Tre bimbi ucraini sulla papamobile

Tre bambini ucraini sono saliti accanto a Papa Francesco sulla papamobile nel tragitto che ha portato il Pontefice in piazza San Pietro. I piccoli indossavano una t-shirt di colore diverso gialla, blu e rossa. “I bambini con me nella Papa mobile erano bambini ucraini”, ha confermato poi Francesco chiedendo: “Non dimentichiamo l’Ucraina. Non perdiamo la memoria della sofferenza di quel popolo martoriato”.