“Stiamo attenti a non scivolare nella caricatura mondana del Natale, ridotta a una festa consumistica e sdolcinata”. Questo l’ammonimento di Papa Francesco nel corso dell’udienza generale di questa mattina in Aula Paolo VI. “No, l’amore di Dio non è mieloso, ce lo dimostra la mangiatoia di Gesù – prosegue il Pontefice – Non è un buonismo ipocrita che nasconde la ricerca dei piaceri e delle comodità”.

Francesco ricorda che “i nostri vecchi che avevano conosciuto la guerra e anche la fame lo sapevano bene: il Natale è gioia e festa, certamente, ma nella semplicità e nell’austerità”. Bergoglio cita l’insegnamento “che ci viene da Gesù Bambino attraverso la sapienza di San Francesco di Sales: non desiderare nulla e non rifiutare nulla, accettare tutto quello che Dio ci manda. Ma attenzione! Sempre e solo per amore, perché Dio ci ama e vuole sempre e solo il nostro bene”.

Vaticano: Papa, lo stile di Dio è tenerezza e compassione

Proprio a San Francesco di Sales, Vescovo e Dottore della Chiesa, è dedicata la Lettera Apostolica pubblicata oggi in occasione del quarto centenario della morte. Prendendo spunto dai pensieri del santo, il Pontefice parla del Natale e dello stile di Dio, “che è vicinanza, compassione e tenerezza”. “Con questo suo stile, Dio ci attira a sé – prosegue il Papa – Non ci prende con la forza, non ci impone la sua verità e la sua giustizia. Vuole attirarci con l’amore, con la tenerezza”.

“A volte noi siamo “ferro”, cioè siamo duri, rigidi, freddi – sottolinea Bergoglio – Altre volte siamo “paglia”, cioè fragili, deboli, inconsistenti. Allora Dio ha trovato il mezzo per attirarci comunque siamo: con l’amore. Non un amore possessivo ed egoistico, come purtroppo è tanto spesso l’amore umano. Il suo amore è puro dono, pura grazia, è tutto e solo per noi, per il nostro bene. E così ci attira, con questo amore disarmato e disarmante”.

Preghiera per Benedetto XVI molto malato

Papa Francesco, durante l’udienza generale, rivolge il proprio pensiero a Ratzinger. “Voglio chiedere una preghiera speciale per il Papa Emerito Benedetto che nel silenzio sta sostenendo la Chiesa, ricordarlo, è molto ammalato, chiedendo al Signore che lo consoli e lo sostenga in questa testimonianza di amore alla Chiesa fino alla fine”.

Pensiamo ai bambini che soffrono fame e guerra

Anche i bambini sono nei pensieri del Papa. “Oggi nella Festa dei Santi Innocenti pensiamo ai più piccoli – esorta Bergoglio – a tutti i bambini che soffrono lo sfruttamento, la fame e la guerra. Che il Signore ci aiuti a proteggerli e sostenerli”.

Pace per la martoriata Ucraina

“Il Bambino di Betlemme doni la sua luce e il suo conforto e conceda alla martoriata Ucraina, oppressa dalla brutalità della guerra, il sospirato dono della pace”. Questa la preghiera del Pontefice a termine dell’udienza generale.

“L’amore di Dio che si è rivelato a Betlemme – dice ancora – porti la consolazione ai nostri cuori, turbati dal dramma della guerra in Ucraina e in altre parti del mondo. Voglio ringraziare il popolo della Polonia di tutto l’aiuto che dà al popolo ucraino. Ricordiamo che nella storia dell’umanità l’ultima parola spetta a Dio, perché ‘tutto appartiene all’amore’”, conclude Bergoglio.