“Un buon discernimento richiede anche la conoscenza di sé stessi”. Ne è convinto Papa Francesco che pone l’accento su quanto sia importante conoscere le password del cuore, “dove si trovano le informazioni più personali e preziose. Ma anche la vita spirituale ha le sue “password”: ci sono parole che toccano il cuore perché rimandano a ciò per cui siamo più sensibili”.

“Spesso non sappiamo discernere perché non ci conosciamo abbastanza, e così non sappiamo che cosa veramente vogliamo” ma “il tentatore, cioè il diavolo – ammonisce il Pontefice – conosce bene queste parole-chiave, ed è importante che le conosciamo anche noi, per non trovarci là dove non vorremmo”.

Conoscere sé stessi

“Conoscere sé stessi non è difficile, ma è faticoso: implica un paziente lavoro di scavo interiore. Richiede la capacità di fermarsi, di “disattivare il pilota automatico”, per acquistare consapevolezza sul nostro modo di fare, sui sentimenti che ci abitano, sui pensieri ricorrenti che ci condizionano, e spesso a nostra insaputa. Richiede anche di distinguere tra le emozioni e le facoltà spirituali”.

Questo è il primo passo da compiere per avere discernimento, per “conoscere le password del nostro cuore, ciò a cui siamo più sensibili, per proteggerci da chi si presenta con parole suadenti per manipolarci, ma anche per riconoscere ciò che è davvero importante per noi, distinguendolo dalle mode del momento o da slogan appariscenti e superficiali”.

La tentazione, dalla quale bisogna stare in guardia, “non suggerisce necessariamente cose cattive, ma spesso cose disordinate, presentate con una importanza eccessiva. In questo modo ci ipnotizza con l’attrattiva che queste cose suscitano in noi, cose belle ma illusorie, che non possono mantenere quanto promettono, e così ci lasciano alla fine con un senso di vuoto e di tristezza. Quel senso di vuoto e tristezza è un segnale che abbiamo preso una strada che non era giusta, che ci ha disorientato”.

Papa riceve la Route21

Papa Francesco ha ricevuto in udienza la Route21. I ragazzi Down che percorrono l’Italia a bordo di una Harley Davidson hanno salutato il Pontefice che ha impartito loro la sua benedizione. Presenti, oltre ai sei giovani biker, anche Gian Piero Papasodero, loro accompagnatore e vicepresidente dell’associazione Diversa-Mente che ogni organizza il viaggio, Nicole Wederiche, presidente, e gli amici harleysti in rappresentanza dei chapter d’Italia che hanno accolto la Route21 nel suo giro da Nord a Sud.

Nel pomeriggio la Route21 sarà ricevuta in Campidoglio da Nella Converti, Presidente della commissione politiche sociali e della salute del Comune di Roma. Appuntamento alle 17.30 in Sala Carroccio. Il viaggio è partito da Palermo il 3 settembre per concludersi a Roma oggi, 5 ottobre, dopo aver toccato 33 città diverse. Obiettivo del viaggio è mostrare la normalità dei ragazzi con disabilità, contribuendo a migliorare le loro doti sociali e relazionali.