Papa Francesco torna in Piazza San Pietro per la sua consueta udienza generale del mercoledì, dove ad accoglierlo ci sono migliaia di fedeli provenienti da tutto il mondo. A loro, Bergoglio parla di discernimento, proseguendo la sua catechesi. “I pensieri del mondo all’inizio sono attraenti – dice Francesco – ma poi perdono smalto e lasciano vuoti, scontenti. I pensieri di Dio, al contrario, suscitano dapprima una certa resistenza, ma quando li si accoglie portano una pace sconosciuta, che dura nel tempo”. Il discernimento è “il punto di arrivo dei pensieri – spiega il Pontefice – All’inizio la situazione non sembra così chiara. C’è uno sviluppo del discernimento: capiamo cosa sia il bene per noi non in modo astratto, generale, ma nel percorso della nostra vita”.

Dio lavora attraverso i contrattempi

Il Papa ricorda che “il discernimento non è una sorta di oracolo o di fatalismo, come gettare la sorte su due possibilità. Le grandi domande sorgono quando nella vita abbiamo già fatto un tratto di strada, ed è a quel percorso che dobbiamo tornare per capire cosa stiamo cercando”. “C’è un’apparente casualità negli accadimenti della vita: tutto sembra nascere da un banale contrattempo”, aggiunge il Pontefice che ricorda come un contrattempo può “racchiude una possibile svolta”.

“Dio lavora attraverso eventi non programmabili, e anche nei contrattempi”, assicura il Papa che conclude: “Il discernimento è l’aiuto a riconoscere i segnali con i quali il Signore si fa incontrare nelle situazioni impreviste, perfino spiacevoli”. “Da esse può nascere un incontro che cambia la vita, per sempre”.

Guerra mondiale

Papa Francesco invita a non dimenticare “la martoriata Ucraina”. “Oggi stiamo vivendo una guerra mondiale, fermiamoci per favore”, questo l’appello lanciato dal Pontefice. “Alla Vergine Maria affidiamo le vittime di ogni guerra, specialmente la cara popolazione ucraina”, ha pregato Francesco. “Di fronte a tutti gli scenari di guerra del nostro tempo, chiedo a ciascuno di essere costruttore di pace e di pregare perché nel mondo si diffondano pensieri e progetti di concordia e di riconciliazione”.

Preghiera per le madri dei detenuti

A Maria il Papa ha affidato tutte le madri alle quali, ha detto, “oggi desidero esprimere la mia vicinanza”. “In modo speciale – ha aggiunto Bergoglio – alle madri che hanno figli sofferenti, figli malati, figli emarginati, figli carcerati. Una preghiera particolare per le mamme dei figli detenuti, perché non venga meno la speranza. Purtroppo nelle carceri – ha denunciato il Papa – sono tante le persone che si tolgono la vita, a volte anche giovani. L’amore di una madre può preservare da questo pericolo. La Madonna consoli tutte le madri, e tutte le madri afflitte dalle sofferenze dei figli”.