Nel giorno in cui la Chiesa celebra Santo Stefano Martire, Papa Francesco nel corso dell’angelus ricorda come nei giorni tra Natale e capodanno “la liturgia sembra proprio volerci allontanare dal mondo di luci, pranzi e regali in cui in questi giorni potremmo un po’ adagiarci. Perché?”, si chiede il Pontefice.

“Perché il Natale non è la fiaba della nascita di un re, ma la venuta del Salvatore, che ci libera dal male prendendo su di sé il nostro male: l’egoismo, il peccato, la morte – sottolinea Bergoglio – E i martiri sono i più simili a Lui. Infatti, la parola martire significa testimone: i martiri sono testimoni, cioè fratelli e sorelle i quali, attraverso le loro vite, ci mostrano Gesù, che ha vinto il male con la misericordia”.

Il Papa ricorda che “anche ai nostri giorni i martiri sono numerosi, più che nei primi tempi” e invita a pregare “per questi fratelli e sorelle perseguitati, che testimoniano Cristo”.

Chiediamo a Gesù un cuore capace di perdonare

Papa Francesco lascia ai fedeli tre parole: “Carità, Parola, perdono”. “Possiamo migliorare la nostra testimonianza attraverso la carità verso i fratelli, la fedeltà alla Parola di Dio e il perdono”, sottolinea Bergoglio, che aggiunge: “È il perdono a dire se davvero pratichiamo la carità verso gli altri e se viviamo la Parola di Gesù. Il ‘per-dono’ è infatti, come indica la parola stessa, un dono più grande, un dono che facciamo agli altri perché siamo di Gesù, perdonati da Lui”.

“Pensiamo alla nostra capacità di perdonare – invita Francesco – in questi giorni nei quali magari incontriamo, tra le tante, alcune persone con cui non siamo andati d’accordo, che ci hanno ferito, con le quali non abbiamo mai ricucito i rapporti. Chiediamo a Gesù appena nato la novità di un cuore capace di perdonare: la forza di pregare per chi ci ha fatto del male e di fare dei passi di apertura e di riconciliazione”, conclude il Papa.

Pace per la martoriata Ucraina

Ancora l’Ucraina nei pensieri di Papa Francesco. “Rinnovo augurio di pace. Pace nelle famiglie, nei movimenti, nelle parrocchie, per quelle popolazioni tormentate dalla guerra, pace per la cara e martoriata Ucraina. Ci sono molte bandiere ucraine oggi qui. Chiediamo la pace per questo popolo martoriato”. Queste pe parole del Pontefice a margine dell’angelus.