Papa Francesco ha ricevuto questa mattina in udienza, nell’Aula Paolo VI, i Vigili del Fuoco. Il Pontefice espresso “il mio apprezzamento per ciò che rappresentate e per quello che fate a servizio della collettività, sia nei servizi quotidiani sia nelle grandi emergenze – ha detto – Di queste la più recente è l’alluvione in una zona dell’Isola di Ischia; ma tutti conosciamo i vostri numerosi e prolungati interventi in soccorso dei terremotati”.

Francesco ha lodato il lavoro dei Vigili del Fuoco che “in sinergia con altre forze è volto a garantire le condizioni di sicurezza e di tranquillità alla vita civile; e inoltre, come dicevamo, a intervenire quando si tratta di porre i cittadini al riparo da calamità e pericoli”, ha aggiunto sottolineando che “il vostro senso di dedizione, la prontezza, l’altruismo, l’audacia, la disponibilità al sacrificio sono ben noti e la gente ne va giustamente fiera”.

“In certe situazioni di grave pericolo voi rischiate la vostra stessa incolumità. Pertanto, la vostra missione è una scelta personale e consapevole che si giustifica per il dovere di tutelare le persone e la comunità nel momento del bisogno”.

Vigili del Fuoco come il buon Samaritano

Papa Francesco ha sottolineato che “nella prospettiva cristiana”, il loro lavoro “trova riscontro nella parabola del buon Samaritano, il quale, incontrando per la strada un uomo derubato, ferito e abbandonato, se ne fece carico con grande compassione e generosità”. Non solo, “il buon Samaritano insegna anche ad andare oltre l’emergenza e a predisporre, potremmo dire, le condizioni per un ritorno alla normalità”.

Vigili del Fuoco tra le più belle espressioni di solidarietà italiana

Rivolgendosi direttamente ai Vigili del Fuoco, che rappresentano “una delle espressioni più belle della lunga tradizione di solidarietà del popolo italiano, che affonda le radici nell’altruismo evangelico”, il Papa esorta “a custodire questo patrimonio morale e civile, coltivandolo prima di tutto nel vostro stile di vita personale”.

In effetti, aggiunge il Pontefice, “la vostra è una di quelle professioni che hanno il carattere di una missione una missione di servizio alla gente nei momenti di bisogno, dalle piccole alle grandi emergenze che possono capitare; una missione di servizio alla dignità delle persone, che nella difficoltà non vanno mai abbandonate; una missione di servizio al bene comune della società che, specialmente nei momenti di crisi, come quello che stiamo vivendo, necessita di forze sane, affidabili, che lavorano con tenacia nel nascondimento”, conclude il Papa.