(Adnkronos) – ''Se da un lato la delusione è profonda vista la durata delle indagini, con esito sconcertante, dall'altro dobbiamo comprendere la complessità di un delitto mafioso di cui noi siamo convinti. La nostra caparbietà ci induce a confidare ancora nel pool dei magistrati antimafia di elevato spessore che ben conoscono questa Roma contaminata dalla criminalità ben organizzata che sta offrendo un omicidio settimanale''. Lo dicono all'Adnkronos i genitori di Fabrizio Piscitelli, noto come Diabolik, ucciso con un colpo di pistola alla testa il 7 agosto del 2019 nel parco degli Acquedotti a Roma, commentando la notizia di un'archiviazione di alcune posizioni nell'indagine relativa ai mandanti.  
Il 23 febbraio scorso si è aperto, davanti alla Corte d'Assise di Roma, il processo per l'omicidio in cui è imputato l'argentino Raule Esteban Calderon con le accuse di omicidio volontario aggravato dal metodo mafioso e detenzione abusiva di armi.
 
''Al momento comunque restiamo concentrati sul processo per il presunto esecutore pluriomicida – aggiungono i genitori – Mentalmente ci rifiutiamo di pensare che un tale individuo pronto a uccidere anche a titolo gratuito per gli amici più stretti, come si evince dagli atti, possa uscirne impunito. Se così fosse, non parleremo più di delusione e sconcerto, ma di una giustizia fragile e perdente''. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)